MINI 5 porte: divertente, test su strada

MINI 5 porte: divertente, test su strada
Con due porte in più, si allunga, mette su qualche chilo e diventa più sfruttabile, non perde la maneggevolezza

di Saverio Villa

15.09.2014 ( Aggiornata il 15.09.2014 07:00 )

Oxford La MINI, quella classica, cioé la Hatchback, rimane divertente anche con 70 kg di sovrappeso e 7 centimetri di passo in più. Chi avesse dei dubbi può stare tranquillo. Anzi, resta più fedele alla sua fama di agilità e maneggevolezza rispetto alla Countryman che, finora, era l’unico modello della gamma in grado di rispondere ad esigenze di trasporto familiari. L’aggiunta di due porte ha richiesto qualche compromesso in fatto di proporzioni, che sono diventate un po’ meno pure rispetto a quelle iconiche, dal momento che è cresciuta la lunghezza “fuori tutto” fino ai fatidici 4 metri a fronte di altezza e larghezza invariate, però il vantaggio è innegabile: ci sono 7 cm in più in senso longitudinale nell’abitacolo, 67 litri aggiuntivi di bagagliaio e anche l’omologazione a 5 posti. La larghezza interna, invece, rimane sostanzialmente invariata, quindi stare in tre sul divanetto non è esattamente un godimento (anche per il tunnel un po’ invadente), ma rappresenta un’opportunità in più in caso di necessità. Due adulti, invece, alloggiano senza sacrifici, con spazio a sufficiente per la testa, specialmente se non c’è il tetto apribile, e anche per le ginocchia. Le porte posteriori non sono particolarmente ampie e anche il loro angolo di apertura potrebbe avere qualche grado in più, ma l’accessibilità resta decorosa. Insomma, non si può dire che questa MINI 5 porte sia predisposta alla convivialità quanto le migliori concorrenti del segmento B, però la sfruttabilità è decisamente superiore a quella della 3 porte. La MINI storica non ha mai avuto una versione ufficiale a quattro/cinque porte, quindi il link con la tradizione viene meno, ma la scelta era obbligata, dal momento che le vendite della 3 porte non tirano più come in passato e il mercato ormai da tempo ha segnalato che le 5 porte sono ormai una necessità nella categoria e, laddove c’è la possibilità di scelta, vengono richieste in larga maggioranza. Secondo la BMW, in Italia, il mix tra le due versioni della Hatchback non rispecchierà fedelmente gli equilibri delle vendite delle concorrenti, però ci si aspetta che la versione allungata diventi comunque la più ambita. Alla presentazione della vettura erano presenti solo le due motorizzazioni più spinte della gamma, vale a dire i 2 litri a quattro cilindri turbobenzina (Cooper S) e turbodiesel (Cooper SD) rispettivamente da 192 e 170 cv, entrambi con trasmissione automatica a sei rapporti, che è a richiesta. Il motore della Cooper SD è di fresca introduzione nella gamma MINI ed è pronto e vivace, ma anche più silenzioso rispetto allo standard dei turbodiesel BMW. Si dimostra molto ben accordato con la trasmissione automatica e permette prestazioni elevate in souplesse totale. Il Cooper S a benzina invece è più cattivo ed emozionale ma anche rumoroso e, naturalmente, le sue esigenze in fatto di carburante aumentano esponenzialmente quando ci si dà dentro con l’acceleratore. La maneggevolezza, come anticipato, rimane quella allo stato dell’arte della MINI, grazie anche allo sterzo molto rapido. L’assetto è piuttosto solido anche qualora si opti per il sistema di ammortizzazione a controllo elettronico, quindi il confort continua a non essere uno degli assi nella manica della vettura ma, del resto, le mollezze non sono certo una priorità per gli utenti MINI. Rotolamento dei pneumatici e qualche fruscio aerodinamico dai 130 all’ora in su sono avvertibili, ma non a livelli fastidiosi. Le vendite inizieranno a fine ottobre, a prezzi che partono da 21.500 euro, quindi 800 euro più delle corrispondenti versioni a 3 porte e alla base della gamma iniziale ci saranno i 1500 a tre cilindri turbobenzina della Cooper e turbodiesel della Cooper D, rispettivamente da 136 e 116 cv. Più avanti arriveranno le più economiche One, compresa quella a benzina da 55 kW per i neopatentati, e allora l’entry level scenderà presumibilmente a circa18 mila euro. Anche la Hatchback a 5 porte sarà solo a trazione anteriore. Gli importi non possono essere considerati bassi rispetto alla concorrenza, ma va considerato che l’alternativa Countryman, a parità di allestimento e di livello prestazionale, costa oltre 2 mila euro in più.

MINI 5 porte Cooper S,  foto gallery

MINI 5 porte Cooper SD, foto gallery

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