Suzuki Swift 4x4 DualJet, primo test

Suzuki Swift 4x4 DualJet, primo test
Vettura per tutti i giorni, che offre però garanzie di sicurezza su ogni tipo di percorso

di Lodovico Basalù

13.10.2014 ( Aggiornata il 13.10.2014 06:57 )

Carrara Non una vera e propria novità, ma una sorta di evoluzione della specie. La Suzuki ha scelto la recente rassegna del Carrara 4x4 Fest per presentare la Swift 4x4 DualJet. Dove sta la novità? Proprio nel motore, che ora dispone di doppio iniettore per ogni cilindro, con l’intento di migliorare la coppia motrice e i consumi. Il motore è sempre il 1.2 litri a benzina (esattamente 1242 cc), con una coppia di 120 Nm a 4400 giri/min, dunque erogata 400 g/min più in basso, la potenza è di 90 CV a 6000 giri/min, le emissioni di 111g/km e il consumo medio dichiarato pari a 20,8 km/litro (prima erano 18,9), con una velocità massima di 165 Km/h e una accelerazione da 0 a 100 km/h in 13”4. Fin qui i dati nudi e crudi del Suzuki Swift 4x4 DualJet, sottolineando che la nuova motorizzazione è disponibile solo per la versione 4x4. La trazione integrale si attiva automaticamente qualora avvenga una perdita di aderenza o si percorrano terreni accidentati: in tal caso un giunto viscoso trasmette parte della coppia anche alle ruote posteriori. Come da tradizione Suzuki si punta insomma sul concetto di vettura per tutti i giorni, che offre però garanzie di sicurezza su ogni tipo di percorso. Fin qui tutto bene (anche perché la Swift la conosciamo già, compresa la più pepata Sport), ma è un peccato che il motore non sia risultato un fulmine di guerra, a dispetto di un lavoro che ha riguardato modifiche ai pistoni e una particolare cura per la riduzione complessiva degli attriti. Per carità, di questi tempi sono altri i contenuti che deve esprimere una vettura come questa, ma un tantino di brillantezza in più non avrebbe guastato. Ottimo in compenso l’assetto, così come lo sterzo e il cambio a cinque rapporti. Sobria la strumentazione, anche se il tutto appare ben fatto a livello di componentistica. Se l’abitabilità per 4 passeggeri è buona, la capacità del bagagliaio (211 litri) non è certo da primato, ma questo è un antico difetto della Swift. Sul fronte sicurezza si contano 7 airbag, l’immancabile Esp, il cruise control adaptive e l’Hill Descent Control. Più equipaggiata la versione “B-Top”, che comprende il navigatore (con schermo da 6.1), 4 freni a disco e il climatizzatore automatico. Il tutto per 18.100 euro. Spendendone 16.500 si entra invece in possesso della “B-Cool”, che ha cerchi più piccoli (da 16”), clima manuale, impianto frenante misto (dischi/tamburi) e niente navigatore. Volendo si può avere anche la verniciatura bicolore, con un supplemento di 900 euro.

Suzuki Swift 4x4 DualJet, ma c'è anche la "formica" Jinmy che traina un tir!

Nell’ambito della presentazione e del test della Swift DualJet4x4, la Suzuki ha esibito anche la nota Jimny in versione “Arì” che in giapponese vuol dire formica. E dato che una formica può trasportare oggetti pesanti fino a 30 volte il suo peso, la Arì (spinta da un 1.3 a benzina da 85 CV, omologata anche per neopatentati e con tinta khaki/grigio), ha trainato un Tir con 8 Jimny sulla bisarca, per un totale di ben 30 tonnellate. Operazione riuscita, ma un consiglio: evitate di provarci.

Suzuki Swift 4x4 DualJet, il video

Benelli Leoncino

Benelli Leoncino

Il video che in uno suggestivo gioco di luci ed ombre svela le linee dell'ultimissimo modello realizzato a Pesaro: la leggenda è tornata e arriverà a EICMA

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Suzuki Swift 4x4 DualJet, la foto gallery

 
 

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