Nuova Ford Mondeo, test su strada

Nuova Ford Mondeo, test su strada
Adesso ci mette anche la faccia, l’ultima generazione adotta il nuovo muso, aumentano anche i contenuti e la guidabilità

di Saverio Villa

16.10.2014 ( Aggiornata il 16.10.2014 05:55 )

E finalmente è arrivato anche il momento della quarta generazione della Mondeo. Per la verità doveva arrivare sul mercato europeo circa due anni fa (la versione per gli Usa, denominata Fusion, è in vendita dalla fine del 2012) ma, a causa della crisi, la Ford ha deciso improvvisamente di chiudere lo stabilimento di Genk, in Belgio, dove avrebbe dovuto essere costruita, e ha dovuto rivedere i programmi e organizzare la produzione nell’impianto di Valencia, in Spagna. Questo ritardo, però, dicono i vertici di Ford Europe, è servito per migliorare ulteriormente i contenuti e adesso la vettura è pronta a sfidare la Volkswagen Passat, regina incontrastata di un segmento che, in Italia, è coperto per il 75% dalle flotte aziendali e dagli autonoleggi e dove, di conseguenza, vene combattuta una lotta senza esclusione di colpi per offrire il miglior rapporto tra prezzo, contenuti e, soprattutto, valore residuo. Anche la Mondeo IV, come tutti gli ultimi modelli di Ford, usa come arma di seduzione visiva il muso “Aston Martin style” che, oggettivamente, coniuga personalità, eleganza, equilibrio e grinta come pochi altri. Il resto della linea riprende, attualizzandoli, i temi della versione precedente e ne deriva un aspetto imponente (la lunghezza sfiora i 4,9 metri) ma fluido. Risulta poco comprensibile, invece, la scelta di avere praticamente la stessa coda fastback per le versioni a 4 e a 5 porte: l’unica differenza è quindi di tipo funzionale (portellone o no), mentre forse, in questo segmento, una quattro porte e con i tre volumi classici sarebbe stata più gradita al pubblico di riferimento. Ma è una disquisizione quasi accademica se riferita al mercato italiano, visto che da noi sarà la station wagon a raccogliere l’85% degli ordini. All’interno c’è tantissimo spazio davanti e dietro, dove tre adulti stanno comodi e hanno abbondanza di centimetri in tutte le direzioni: Anche il bagagliaio non scherza affatto: 550/1446 litri per la berlina, 525/1630 litri per la wagon. I materiali sono solidi e gradevoli alla vista, ma un po’ più di generosità in più nell’impiego di rivestimenti morbidi per la plancia e le portiere non avrebbe guastato. E non pare del tutto omogeneo il design della strumentazione con quello della console centrale: la prima è elaborata e propone un notevole addensamento di informazioni, secondo uno approccio tipicamente Ford; la seconda è essenziale, più organizzata e sobria. Ai sette airbag di serie su tutte le versioni (c’è anche quello per le ginocchia del conducente) si aggiunge, per 250 euro supplementari, una primizia in questo segmento di mercato: le cinture di sicurezza posteriori con airbag incorporato, che, in caso di incidente, si gonfiano per ridurre la traumaticità sul corpo degli occupanti. L’offerta di elettronica - di serie o a richiesta - è molto più ampia che in passato: cruise control attivo, controllo del mantenimento della carreggiata, frenata automatica, parcheggio automatico, lettura della segnaletica stradale, sistema di infotainment Sync 2 con touch screen da 8 pollici, impianto hi-fi Sony, portellone ad apertura/chiusura elettrica e altro. L’allestimento base Plus offre già di serie climatizzatore automatico bizona, start&stop, assistente per le partenze in salita, sistema Sync nella configurazione base, monitoraggio della pressione dei pneumatici e antinebbia con funzione cornering. Passando alla versione Titanium si hanno, in più, cruise control, avviamento a pulsante, sedili anteriori sportivi, cerchi in lega da 17” e i citati dispositivi per il mantenimento della carreggiata e il rilevamento della segnaletica. I motori al lancio (gennaio 2015 ma ordinabilità immediata) saranno sei, tutti con omologazione Euro 6. La lista benzina comprende un 1500 turbo EcoBoost da 160 cv, un 2 litri turbo EcoBoost da 203 o 240 cv e un 2 litri aspirato “mild hybrid” da 187 cv. Sul fronte turbodiesel, invece, nell’immediato ci sarà un 2 litri da 150 CV (destinato inizialmente a fare la parte del leone in Italia) o 180 CV. Ma per aprile è già stato annunciato l’arrivo dell’EcoBoost “mille” a tre cilindri da 125 cv (offerta unica in nel segmento) e di altri due diesel: 1.5 litri turbo da 120 cv e 2 litri biturbo da ben 210 cv. Ma verrà introdotta anche la trazione integrale, che potrà essere abbinata ai diesel da 150 e 180 cv. I cambi sono a sei rapporti (manuale, automatico robotizzato Powershift o automatico convenzionale) oppure CVT per l’Hybrid. Su strada, la Mondeo IV conferma che la Ford, tra i costruttori generalisti, è mediamente la più attenta agli aspetti dinamici. Lo sterzo rapido, la cura dimagrante che ha fatto risparmiare oltre 100 kg rispetto alla versione precedente e le nuove e raffinate sospensioni posteriori multilink regalano una guidabilità insolita per una vettura di questa categoria e, sebbene sia improprio parlare di sportività, certo si ha a che fare con una “berlinona” indiscutibilmente comoda ma anche molto composta e genuina, che risponde ai comandi più velocemente rispetto alla media delle concorrenti, rispetto alle quali regala sicuramente un maggiore coinvolgimento nella guida. I motori presenti al lancio internazionale della Mondeo IV erano solo tre. Il 1500 EcoBoost a benzina da 160 cv ha un’erogazione perfino più favorevole rispetto a un diesel, visto che raggiunge il picco di coppia già a 1500 giri, però gira fluidamente e silenziosamente fino a 6000 giri e si destreggia bene sia quando si va a passeggio, sia quando lo si vuole sfruttare di più. Il 2 litri turbodiesel da 180 cv è altrettanto silenzioso ma più energico ai bassi regimi, sebbene il massimo della coppia arrivi a 2000 giri. Non riesce a girare in alto come certi concorrenti, ma sa comunque essere brillante ed è sicuramente tra le scelte più adatte per un’auto così. L’Hybrid non è altrettanto silenziosa, perché il cambio CVT tende a far impennare i giri del motore ad ogni disattenzione sul gas, però l’effetto è più controllato rispetto a quello delle realizzazioni simili di altri costruttori. Le prestazioni sono brillanti e la partenza da fermo avviene sempre in elettrico. Le batterie (che sottraggono un po’ di volume al bagagliaio), sono al litio ma permettono un’autonomia a “zero emissioni” soli 5 km, però consentono alla vettura lanciata di “veleggiare” senza l’ausilio del motore a scoppio fino a 135 km/h. I prezzi della nuova Mondeo partono da 27.250 euro (1000 in più per le SW) e la consueta promozione di lancio, anziché lo sconto nella forma tradizionale, prevede l’omaggio di un pacchetto di optional con un valore di 2000 euro per la Mondeo Plus e di 4000 euro per la Titanium.

Nuova Ford Mondeo, test su strada, la foto gallery 

 

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese