Alfa Romeo Giulietta Sprint, test su strada

Alfa Romeo Giulietta Sprint, test su strada
Il 1.4 turbo MultiAir da 150 cv è elastico, specialmente nella fascia bassa di regime, buone tenuta di strada e maneggevolezza

di Roberto Gurian

28.10.2014 ( Aggiornata il 28.10.2014 00:45 )

Balocco (Vercelli) Ripercorrendo a ritroso la storia dell’Alfa Romeo è facile imbattersi nella Giulietta Sprint, primo modello di una famiglia che ha contribuito a far decollare la produzione della Casa del biscione in anni importanti per l’economia italiana. Tra il 1954 e il 1965, la Giulietta è stata prodotta in più di 178.000 esemplari permettendo di decuplicare da 20 a 200 il numero di auto realizzate ogni giorno. Il nome Giulietta è prezioso per l’Alfa Romeo, che ha riproposto nel 1977 e poi ancora nel 2010 due vetture battezzate allo stesso modo. Nel portafoglio della serie dell’ultima generazione mancava ancora la versione Sprint, presentata al Salone di Parigi e pronta per le consegne in concessionarie che, volutamente, ospitano per l’occasione delle Alfa Romeo d’epoca. La nuova Giulietta Sprint si distingue dalle altre per il diffusore posteriore con scarichi maggiorati, le ruote in lega a cinque fori da 17”, i vetri posteriori scuri e le finiture lucide in grigio scuro di calandra, maniglie e carnature degli specchietti. A bordo ci sono sedili in tessuto e Alcantara, cuciture rosse anche per il volante e finiture che ricordano la fibra di carbonio su plancia e porte. Meccanicamente, la novità principale viene dall’introduzione del nuovo 1.4 turbo MultiAir da 150 cavalli che spinge la versione d’accesso, in listino a 25.900 euro. La velocità massima è di 201 km/h con un tempo di 8”2 per passare da 0 a 100 km/h.

Alfa Romeo Giulietta Sprint - su strada

Alla guida, la versione ripropone le caratteristiche di tenuta di strada e maneggevolezza della variante da 170 cavalli, che è però dotata del cambio TCT a doppia frizione. L’elasticità del motore e la sua buona utilizzazione lo rendono interessante nella fascia bassa di regime. La differenza diventa più sensibile tirando i giri oltre quota 5000, fascia nella quale il quattro cilindri più potente ha più respiro. Buono il cambio manuale a sei marce, così come le risposte di sterzo e motore in funzione della modalità scelta dal selettore DNA: normale (Natural), sportiva (Dynamic) oppure per fondi a scarsa aderenza (All Weather).

Alfa Romeo Giulietta Sprint - Video

 

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Alfa Romeo Giulietta Sprint

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