Hyundai i20, compatta di classe, test

Hyundai i20, compatta di classe, test
Vissuta da dentro fa la differenza, abitabilità e capacità di carico ai vertici del segmento B, “micro diesel” tre cilindri di 1.1 litri da 75 cv

di Alberto Sarasini

21.11.2014 ( Aggiornata il 21.11.2014 11:18 )

Malaga La compatta di segmento B di casa Hyundai approda alla seconda generazione cambiando radicalmente pelle: sulla scia della recente i10, anche la “cugina” di taglia superiore punta a livelli qualitativi in netta crescita. Si parte dal pianale di nuova concezione, che combina l’incremento della lunghezza complessiva (si sale a a 4,035 m) con quella del passo (+ 45 mm) per offrire maggior abitabilità e capacità di carico, ora ai vertici del folto segmento B. Lo stesso design compie un bel passo in avanti quanto a ricercatezza e, pur conservando un aspetto piuttosto “serio”, concede piacevolmente spazio ad un pizzico in più di personalità e ricercatezza. Ma è in special modo vissuta da dentro che la nuova i20 fa la differenza. Spicca l’arredo dal design più maturo ed accogliente, con la consolle centrale lievemente orientata verso il conducente, mentre la plancia presenta un pregevole rivestimento morbido al tatto, selezionabile a scelta del cliente in tre tinte: tabacco, azzurro o grigio scuro. Convince pure la sistemazione per il conducente, che dispone di una poltrona ampia da combinare alle numerose regolazioni (piantone di sterzo con ampio registro anche in profondità) per trovare in fretta la postura desiderata; lo schienale si muove solo a scatti e la frizione ha una corsa molto lunga, ma nel complesso la sistemazione è di ottimo livello. Anche posteriormente, dove in due adulti avanza un comodo spazio per gambe e spalle. In tre si sta “giusti”, ma non strizzati. Ed in coda, il vano di carico offre 31 litri di volume supplementare per arrivare alla ragguardevole cubatura di 326 litri, con possibilità di estensione fino a 1042. Tra gli equipaggiamenti, sono inoltre previsti parecchi “upgrade” come climatizzazione automatica, parabrezza con antiappannamento automatico, volante riscaldato, ma anche la comoda docking station per smartphone nella parte superiore della plancia. Cresce anche la dotazione di ausili alla guida: sono a disposizione assistenza al parcheggio anteriore e posteriore e avviso di superamento involontario di corsia. Numerosi i motori (tutti Euro 6, si parte col 1.2 benzina 75 e 84 cv), ma i “piccoli” spiccano per prestazioni e rendimento: con speciale menzione del “micro diesel” tre cilindri di 1.1 litri da 75 cv, ulteriormente affinato e combinato ad un cambio a sei rapporti che lo rende eccellente in ogni condizione. La silenziosità di marcia anche oltre l’andatura autostradale “codice” è sorprendente, così come brio ed elasticità; e pazienza se in allungo si è soltanto briosi (0-100 km/h in 16”0): in compenso, la percorrenza media si attesta su un confortante dato di 26,3 km/l (27,8 km/l con Stop/Start). La nuova i20 è in prevendita dalla fine di novembre con lancio al pubblico nel prossimo gennaio; il listino parte da 13.200 euro con tre allestimenti: Classic, Comfort, Style.

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