Peugeot 208 GTi 30th, test in pista

Peugeot 208 GTi 30th, test in pista
Impressionano l’assetto e la trazione: la mano di Peugeot Sport si sente, eccome per l'edizione limitata da 800 esemplari

di Lodovico Basalù

09.12.2014 ( Aggiornata il 09.12.2014 05:43 )

Dreux (Parigi) Non capita tutti i giorni di poter mettere alla frusta un’auto che ha più di una pretesa in termini di prestazioni e di immagine. E la nuovissima e inedita Peugeot 208 GTi 30th non nasconde le proprie ambizioni, guarda caso proprio ricordando i 30 anni passati dalla prima berlinetta sportiva della casa del leone, ovvero la mitica 205 GTi. Per apprezzarne appieno i contenuti tecnici, la Peugeot ci ha portato 60 chilometri a nord Parigi, sulla piccola ma interessante pista di Dreux. Niente limiti, nessun condizionamento, con l’indicazione di pestare più sul pedale dell’acceleratore che su quello del freno. Insomma fiducia totale nei tester convocati per l’occasione e soprattutto nella bontà del progetto, con una evoluzione decisa rispetto alla GTi normale. Che non a caso è stata fatta provare prima di poter cavalcare la 30Th anniversary. Diciamo subito che tra le due c’è un oceano, tanta è la differenza di comportamento. Non in particolare per il motore, perché 8 CV in più (208 come il nome della vettura) non si sentono, anche se la coppia è migliore. Quello che colpisce sono l’assetto e la trazione, nettamente migliorati, tanto che il deciso sottosterzo che si riscontra sulla GTi normale sulla 208 30th praticamente scompare. Insomma la mano di Peugeot Sport si sente, eccome. A cominciare dal differenziale a slittamento limitato Torsen, davvero unico nel segmento di appartenenza di questa piccola belva. E poi le carreggiate, ampliate di 22 millimetri all’avantreno e di 16 al retrotreno, l’altezza da terra ridotta di 10 mm, i cerchi in lega da 18”con gomme Michelin Pilot Super Sport, l’impianto frenante con pinze Brembo a 4 pistoncini davvero eccellente. Il resto lo fanno i 300 Nm a 3000 giri/min del 4 cilindri Twin Scroll Turbo che vanta 200 bar a livello di pressione di iniezione. Ne derivano numeri interessanti, come i 230 km/h di velocità massima o i 6”5 per passare da 0 a 100 km/h (26”5 sul chilometro con partenza da fermo) o i 6 secondi necessari per andare in sesta da 80 a 120 km/h. Il tutto assecondati da un ottimo cambio manuale a 6 rapporti che, specie in pista, non fa rimpiangere nessun doppia frizione al mondo. Un occhio di riguardo anche alle emissioni, con 125 g/km e un consumo medio dichiarato di 18,5 km/litro con omologazione Euro 6. In quanto all’Esp e all’antipattinamento sono stati ricalibrati, ma è ovvio che disinserendo il tutto si crea un rapporto diretto tra pilota e vettura, esaltando o meno le capacità di chi è al volante. I tappetini rossi e l’abitacolo improntato alla massima sportività, con tanto di targhetta numerata “208 GTi 30th” posizionata sulla plafone ria, il tutto unito ad un doppio terminale di scarico cromato alquanto “libero”, completano il quadro. Di profilo, viene evidenziato l’abbassamento della 208 GTi 30th dalle parti inferiori della carrozzeria e dai codolini, in nero scuro. E in quanto ai colori, d’effetto il “coupe france” ( a 950 euro in più) ovvero con livrea nera e rossa di indubbio effetto anche se decisamente vistosa. Per fortuna ci sono anche il bianco perla e il Red Ruby (Rosso Rubino) per coloro che non vogliono a tutti i costi apparire. Il listino. Si attesta a 26.000 euro e in Italia sono già stati stipulati una quarantina di contratti. In tutto verranno costruite 800 208 GTi 30th e per l’appassionato duro e puro questa è un’occasione da non lasciarsi sfuggire.

Peugeot 208 GTI 30th - foro gallery

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