Volvo XC90, primo test al volante

Volvo XC90, primo test al volante
Il nuovo SUV da quasi 5 metri ci ha impressionato per la maneggevolezza e per la rivoluzionaria interfaccia uomo-auto

di Alberto Sabbatini

20.02.2015 ( Aggiornata il 20.02.2015 04:13 )

La Volvo XC90 è la prima della nuova generazione. Ma è anche la prima vettura interamente Volvo da tanti anni. Discorso strano, visto che il marchio svedese da poco più di quattro anni è diventato di proprietà dei cinesi della Geely. Ma in realtà questa Volvo è più svedese oggi di quanto lo fosse stata nel decennio precedente, perché fino a poco tempo fa era ancora forte l'influenza di Ford, proprietaria del marchio per tanti anni, che aveva obbligato Volvo a diverse sinergie costruttive sia nel telaio che nel motore per ottimizzare i costi. Con questa nuova Sport Utility XC90 che sostituisce il vecchio Suv che risaliva al 2002, il taglio col passato è radicale. I cinesi hanno lasciato mano libera al management svedese che ha reinterpretato la nuova Volvo XC90 secondo la tradizione del marchio. C'è un nuovo design meno a cuneo e più convenzionale che riporta allo stile del passato; ci sono nuovi telai modulari su cui saranno costruite le future famiglie medio-grandi, la serie 90, 80 e 60; e infine ci sono nuovi motori quattro cilindri realizzati all'insegna del downsizing: turbo benzina e diesel tutti di ugual cilindrata, 2 litri, ma con potenze variabili fra 190 e 320 cavalli mediante l'elettronica. L'unica cosa rimasta uguale al passato sulla XC90 è la terminologia dei modelli: si va dalla D4 e D5, diesel rispettivamente da 190 e 225 cavalli, alle T5 e T6 a benzina da 254 e 329 cv. Dove il numero abbinato alla sigla è semplicemente un indice generico di potenza crescente. La XC90 si distingue per quattro aspetti: la solita e maniacale attenzione alla sicurezza attiva e passiva; linee più morbide e classiche rispetto alle forme spigolose di qualche anno fa; predisposizione all'elettrificazione (in realtà è già pronta una versione ibrida plug-in da 400 cavalli) e un concetto assolutamente innovativo per l'integrazione con il guidatore. Anzi, quest'ultimo a nostro parere è l'aspetto più originale e significativo.

Volvo XC90, primo test al volante - LE FOTO

La XC90 infatti segna una pietra miliare nel concetto di interfaccia uomo-automobile. Gli ingegneri della Volvo hanno introdotto una rivoluzione a bordo per connettere l'auto e interfacciarla con il guidatore. Una rivoluzione che è simile, con le dovute proporzioni, a quella che introdusse Steve Jobs quando inventò l'iPad. Al centro della plancia c'è un tablet di generose dimensioni, da 9,2 pollici, collocato in verticale, perfettamente integrato nella consolle che diventa così il centro multimediale di comando dell'auto. Ne parliamo più diffusamente in questo articolo. Ma la cosa importante non è tanto l'hardware, ma il software di azionamento: Volvo ha disegnato e realizzato una nuova interfaccia simil-iPad veramente innovativa per l'utente: si chiama “Sensus” e non sfigurerebbe per intuitività d'uso su qualsiasi device portatile, telefono o tablet. La nuova interfaccia utente è il pezzo più innovativo e originale di uno Sport Utility pensato e costruito soprattutto per gli automobilisti americani e cinesi, paesi dove ancora vanno per la maggiore i Suv da 5 metri. La XC90 infatti è lunga 4,95 metri. Su strada, a dispetto della mole di 21 o 23 quaintali (a seconda dei motori ed allestimenti), dimostra una notevole agilità, frutto di un ampio lavoro di riduzione pesi e di un baricentro basso e azzeccato. Il merito di tale stabilità e maneggevolezza è dello schema sospensivo: esso rinuncia al consueto McPherson anteriore (+multibraccio posteriore) per adottare una più efficiente sospensione a doppi bracci sovrapposti che è il layout tipico delle auto sportive. Il vantaggio enorme di questa configurazione è che quando la Volvo XC90 è impegnata in curva, non si genera un trasferimento di rollìo e quindi la ruota non acquisisce camber, ma resta più perpendicolare al terreno e non genera il tipico e fastidioso sottosterzo di molte trazioni anteriori nelle curve affrontate in velocità. I prezzi delle nuove Xc90 sono compresi fra 56.000 euro della D4 e i 65.000 della T6. In più c'è anche una versione ibrida plug-in che al motore a benzina della T6 da 320 cavalli abbina un propulsore elettrico da 82 cv per un totale di 400 cavalli. In Usa fa già furore per le eccellenti prestazioni: ben 5,9 secondi sullo 0-100 km/h e un consumo di appena 40 km/litro (nella modalità più efficiente) e autonomia di 30 km solo elettrico. La XC90 T8, l'ibrida, uscirà sul mercato in estate, ma da noi costerà ben 82.000 euro, un enorme freno in un paese dove ricaricare le batterie è più problematico perché mancano le infrastrutture, e dove non ci sono incentivi per l'acquisto di auto a basse emissioni.

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese