Ford Mustang, pronta per l'Italia

Ford Mustang, pronta per l'Italia
Ecco l'icona americana, godibile e abbordabile nel prezzo, da 36.000 euro e 310 CV

di Alberto Sabbatini

07.05.2015 ( Aggiornata il 07.05.2015 10:00 )

Cinquant’anni dopo la nascita arriva in Italia un’icona delle auto sportive americane: la Ford Mustang. L’abbiamo guidata in anteprima per capire se possiede la personalità giusta ed i “numeri” per conquistare il pubblico italiano. A differenza di altre muscle car yankee come Camaro, Corvette e Viper, la Ford Mustang non è mai stata soltanto espressione di forza bruta, ma di agilità e indipendenza. Non a caso prende il nome da una razza di cavalli selvaggi e indomabili che hanno fatto la leggenda del vecchio west. Il cinema l’ha celebrata in tanti film; ma uno su tutti, “Bullit” - dove Steve McQueen scappava a bordo di un esemplare del 1968 - dà il senso di quello spirito ribelle che si è sempre identificato con la Ford Mustang. Adesso, a cinquant’anni dalla nascita (1964) la Ford Mustang settima generazione sbarca in Europa e ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un posto fra gli appassionati di automobili sportive. Perché a differenza di certe muscle car all’americana “dure e pure”, la Mustang mantiene un compromesso che piacerà al pubblico europeo: non è troppo sfacciata nel look pur avendo un aspetto inconfondibilmente americano; non è esagerata nel motore e nella forza bruta; e ha pure un prezzo abbordabilissimo, alla portata di molte tasche: parte da 36.000 euro in versione coupé e da 40mila euro in versione cabriolet. Decisamente meno di coupé/roadster sportive italiane o tedesche che a parità di potenza (la Mustang ha 314 cavalli) esigono un prezzo quasi doppio. Certo, le finiture generali non sono proprio all’altezza di un’auto tedesca, ma il rapporto cavalli/prezzo in questo caso è imbattibile. Questa settima generazione di Ford Mustang ha dimensioni leggermente maggiori (è lunga 478 cm) e mantiene le linee spigolose delle ultime serie. Ha perso i caratteristici fari nella calandra che aveva il modello precedente, ma conserva il simbolico cavallo cromato al centro della griglia anteriore e soprattutto i caratteristici fari posteriori formati da tre segmenti verticali che però in omaggio all’evoluzione tecnologica ora sono a led. La Mustang non è una coupé due posti secchi, ma una 2+2 e i due piccoli sedili posteriori insieme al capace baule non creano problemi di abitabilità. Il lungo cofano è l’elemento distintivo della Mustang, ma questo modello in particolare ha un’originalità estetica in più: due alte nervature longitudinali sopra il cofano su cui l’occhio, una volta seduti al volante, si fissa completamente durante la guida e che fanno da punto di riferimento. Sotto quel cofano c’è un poderoso e classico motore V8 5 litri made in Usa che eroga 418 cavalli; ma per venire incontro al pubblico europeo la Ford ha realizzato anche una versione con il 2.3 litri 4 cilindri EcoBoost (quindi sovralimentato) a iniezione diretta da 314 cavalli. Questo diventa così il propulsore ideale per le nostre strade perché più efficiente, consuma meno ed è anche meno penalizzante a livello di tassazione. E costa anche 5mila euro in meno. Le prestazioni fra i due modelli sono simili: la Mustang V8 5 litri scende sotto i 5” nell’accelerazione 0-100 (4,8 secondi) ma la 2.3 EcoBoost non è così distante: 5”8. E le velocità massime non sono così diverse, e comunque parliamo di limiti impraticabili sulle strade odierne, sopra i 250 km/h. Così il dilemma alla fine diventa questo: la Mustang riesce a mantenere la sua personalità da muscle car yankee anche con il 2.3 litri, oppure senza il V8 perde gran parte del proprio fascino? Noi l’abbiamo guidata in anteprima e siamo in grado di rispondere al dilemma. Il motore 2.3 litri EcoBoost è stato personalizzato a livello di mappature ed erogazione in modo da ricordare il più possibile il comportamento di un V8 “vero”. C’è una poderosa coppia di 432 Nm, grazie al turbo, non lontana dai 530 Nm del V8 aspirato; il 2.3 EcoBoost ha una tendenza a salire di giri ed allungare molto simile a quella del V8 apirato e una certa inerzia a scendere di giri (ricorda i vecchi motori Alfa V6 d’un tempo). Tutte caratteristiche che lo fanno assomigliare a livello di feeeling e guidabilità al V8, anche se i layout dei due propulsori - 4 in linea turbo contro V8 aspirato dalla cilindrata quasi doppia - non potrebbero essere più diversi. Eppure alla prova del... gas sembrano quasi parenti: la Mustang 2.3 EcoBoost non fa rimpiangere troppo la V8 5 litri. Anche eprché la guidabilità generale dell’auto non ne risente: le due versioni, 2.3 EcoBoost e V8 5 litri, pesano quasi uguale (circa 1650 kg) e l’effetto sull’handling del più voluminoso V8 anteriore è poco marcato. Infine, il guidatore della Mustang può contare su quattro diverse mappature di guida (wet, normal, sport e track) che permettono di dosare la potenza alle ruote e anche disinserire controllo di trazione e stabilità, se cercate il brivido per scatenare i cavalli amercani tutti insieme.

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