Mercedes GLE e GLE Coupé, primo test

Mercedes GLE e GLE Coupé, primo test
Il renaming passa dalla trasformazione della ML in GLE e viene introdotta anche la Coupé in concorrenza diretta con la BMW X6

di Saverio Villa

03.07.2015 ( Aggiornata il 03.07.2015 06:52 )

Kitzbuhel (Austria) Ultimamente con le sigle Mercedes c’era da perderci la testa, specialmente quando si trattava di individuare famiglie e relative sottofamiglie, quindi a Stoccarda hanno deciso di riorganizzare le denominazioni commerciali. Così la ML, in occasione del restyling della mezz’età (il lancio dell’attuale generazione risale al 2011) diventa GLE, da cui si evince che si tratta di un suv (GL) appartenente alla famiglia intermedia (Classe E). Secondo la prassi attuale nei restyling, alle modifiche estetiche si accompagna una promessa di maggiore efficienza. La GLE si distingue dalla ML soprattutto il paraurti anteriore e il design della fanaleria posteriore, mentre all’interno c’è un display di dimensioni leggermente superiori, meglio integrato nella plancia. E la Casa dichiara una riduzione media dei consumi del 17%. Ma ci sono anche novità meccaniche di rilievo. Innazitutto la versione d’ingresso, motorizzata con il quattro cilindri turbodiesel di 2,2 litri da 204 CV, è ora disponibile anche con la sola trazione posteriore, il che comporta il contenimento dell’entry leve a poco più di 58 mila euro. Ma in listino entra anche la 550e ibrida plug-in (prezzi da 82.670 euro), con un V6 a benzina di 3 litri da 333 CV, combinato con un motore elettrico da 116 CV, per una potenza effettivamente disponibile di 442 CV e una coppia massima complessiva di ben 650 Nm. La vettura arriva a 130 all’ora in modalità elettrica e promette un’autonomia a “zero emissioni” di 30 km circa (le batterie sono ricaricabili completamente dalla rete in circa 2 ore). E la percorrenza media dichiarata è di oltre 30 km/litro, pur con prestazioni esuberanti: 245 km/h e 5”3 sullo 0-100. Inoltre viene introdotto il nuovo cambio automatico 9G Tronic a 9 rapporti. Da adesso, però, la GLE standard viene affiancata dalla Coupé, sempre a cinque porte ma con un aspetto e regolazioni più sportive. La vettura diventa di fatto diventa l’avversaria isituzionale della BMW X6 ed è sorprendente che la Mercedes abbia deciso solo ora di reagire alla suv sportiva bavarese, che è ormai arrivata alla seconda generazione ed è sul mercato dal 2008. Rispetto alla “berlina”, la Coupé è più lunga (4,90 metri invece di 4,81) e bassa (1,73 anziché 1,79), il che le permette di apparire più slanciata, nonostante gli ingombri. Ed è così imponente che nella zona posteriore alloggiano abbastanza comodamente anche tre adulti nonostante l’andamento spiovente del padiglione. E neppure la capacità del bagagliaio fa registrare un calo preoccupante (650 litri, nella configurazione minima, invece di 690). Si riduce in modo netto, invece, la visibilità posteriore, perché il lunotto è basso, stretto e inclinato. Ma in manovra il problema viene compensato dai sensori di parcheggio e dalla retrocamera. La gamma Coupé non prevede il quattro cilindri turbodiesel, quindi l’unica offerta a gasolio è il 3 litri V6 da 258 CV e non esiste neppure la variante ibrida. La famiglia a benzina, costituita da propulsori V6 e V8, è invece abbastanza simile a quella della GLE e culmina nel ciclopico 5,5 litri biturbo da 585 CV della AMG 63 S. Su strada la Coupé è davvero molto agile rispetto alle dimensioni e alla massa che, a pieno carico, si avvicina in modo preoccupante alle tre tonnellate. Molle, ammortizzatori, barre antirollio e altezza da terra sono gestite elettronicamente e l’assetto è sempre molto piatto e decisamente poco indulgente nei confronti di rollio e beccheggio. Nonostante i sedili siano posizionati in alto le inerzie e gli scuotimenti sono minimi, proprio come ci si aspetterebbe da una sportiva. Naturalmente le inclinazioni fuoristradistiche sono inferiori a quelle della GLE standard, ex ML, e non è neppure disponibile il pack offroad che, invece, permette alla “berlina” di affrontare percorsi sorprendentemente impegnativi. Il cambio automatico a 9 marce oltre che morbido è anche rapido, quindi si adatta bene alle caratteristiche della Coupé. L’insonorizzazione è molto curata e, in pratica, l’unica sonorità avvertibile è quella proveniente dal rotolamento dei pneumatici che, volendo, possono anche essere “king size”, con cerchi fino a 22”. Lo sterzo, invece, resta sempre un po’ povero di feeling anche se può essere “settato”, come tutte le altre funzioni della GLE Coupé, su modalità diverse grazie al Dynanic Control. La commercializzazione delle GLE e GLE Coupé inizierà col wekend “porte aperte” del 18, 19 e 20 settembre. I prezzi partono da 58.440 euro per la GLE e da 70.050 euro per la GLE Coupé, ma a parità di motore ed equipaggiamento la differenza è solo di 1.400 euro a sfavore del modello sportivo. Le configurazioni più adatte al pubblico italiano, comunque, hanno prezzi che gravitano intorno ai 65 mila euro nel caso della GLE e prossime ai 75 mila per la GLE Coupé.    

Mercedes GLE e GLE Coupé, primo test

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese