VW Passat Alltrack 4Motion, primo test

VW Passat Alltrack 4Motion, primo test

La trazione integrale permanente, con frizione Haldex, non altera in alcun modo il comfort sull’asfalto perché in condizioni di marcia normali la coppia è inviata soltanto alle ruote anteriori

di Redazione

11.12.2015 00:00

"Versatile, robusta e all’avanguardia: un crossover a metà strada tra una station wagon e un Suv”. La Volkswagen sintetizza così la nuova Passat Alltrack 4Motion che risveglia la passione della Casa di Wolfsburg per la trazione integrale permanente sbocciata negli Anni ’80 con la prima Syncro. Siamo ovviamente di fronte a un’auto di nicchia (il listino parte da 39mila euro) che, come pretendono oggi gli uomini del marketing di tutte le Case, serve ad ampliare l’offerta in concessionaria, a togliere spazio alla concorrenza anche quando si fa parte di un Gruppo dove l’integrale è patrimonio storico di Audi. Da tempo, del resto, VW non maschera più le ambizioni premium dei suoi modelli, e anche l’Alltrack, costruita e rifinita con precisione millimetrica, ricca di tecnologie come il virtual cockpit (optional) ed equipaggiata di motori e trasmissioni al top conferma di essere un’auto di fascia premium. Parlare di crossover, come fanno i tedeschi, è più che altro un tentativo di inserirsi in un filone che sul mercato sembra inesauribile, perché la Alltrack ha le dimensioni della Passat Variant dalla quale deriva. volkswagen-passat-alltrack-2015_06 LUNGA 4,77 metri e larga 1,83, la Alltrack arriva a 1,50 m di altezza, un dato che conferma la sua natura di Sw spaziosa, comodissima per cinque adulti e con un vano bagagli che non soffre della presenza della trazione integrale (il volume di carico può variare da 639 a 1.769 litri), merito anche del passo di 2,79 m che influisce sulla dinamicità della linea. Esternamente la Passat Alltrack si distingue facilmente dalla Variant per la maggiore altezza da terra, dai grandi paraurti che arrivano a proteggere il sottoscocca e dai passaruota maggiorati. La trazione integrale permanente 4Motion, con frizione Haldex, non altera in alcun modo il comfort sull’asfalto perché in condizioni di marcia normali la coppia è inviata soltanto alle ruote anteriori. IN ITALIA la vettura è proposta soltanto con motori turbodiesel: 2.0 TDI con potenze di 150 e 190 cve il 2.0 TDI con doppio turbo da 240 cv, cambio manuale per la prima e doppia frizione DSG, a sei e sette rapporti, per le due più potenti. Sono tre propulsori silenziosi, progressivi ed elastici grazie ad elevati valori di coppia, specie nel caso del vigoroso “biTDI” 240 cv ci si muove tranquillamente. Bastano comunque 190 cv, e il DSG a 6 marce, per apprezzare il piacere di guida della nuova Passat Alltrack sia sull’asfalto sia nel fuoristrada. Piero Evangelisti

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