Ford Focus RS, sfida alla A 45 AMG

Se vi anticipiamo che varrà la pena aspettare la prossima primavera, prima di valutare appieno il valore della qualità di guida sportiva della rinnovata Mercedes Classe A 45 AMG, Possiamo liberamente affermare che il confronto con la nuova Focus RS val proprio la pena… di coltivarlo. D’accordo, della vecchia RS “tutto avanti” è rimasto giusto il cambio manuale, classici sei rapporti (l’automatico è allo studio ma per ora non ci sarà), ma il potenziale di questa nuova sportivissima promette doti dinamiche fuori dall’ordinario. Non tanto per l’estetica, decisa ma tutt’altro che appariscente; quanto per il vero valore aggiunto costituito dalla sua sofisticata trazione AWD (eh sì, si ritorna all’integrale) con Dynamic Torque Vectoring. Quest’ultimo controlla tra l’altro il differenziale posteriore dotato di due frizioni elettroidrauliche indipendenti, attraverso cui è possibile ottenere dinamiche di guida ampiamente sovrasterzanti con sottosterzo virtualmente assente: questo sistema piuttosto unico, a differenza ad esempio di quello della Classe A AMG, arriva a trasferire fino al 70% della coppia motrice sull’asse posteriore (max 50-50% sulla Mercedes) nonché fino al 100% della coppia su una singola ruota delle due posteriori. Il controllo elettronico del sistema 4x4 pilota la ripartizione tra assali e sulle singole ruote in funzione di numerosi parametri, offrendo a detta di Ford potenziale di aderenza laterale ed efficacia di percorrenza in curva con pochi rivali. A disposizione del guidatore ci sono quattro modalità di funzionamento finalizzate ad altrettanti “scenari” di utilizzo. Due programmi, nello specifico, sono prettamente stradali, Normal e Sport; la seconda regolazione include tra l’altro l’assetto più rigido, ben del 40% in più rispetto alla soluzione standard adatta ad ogni strada. Le due modalità teoricamente riservate alla pista sono invece Track e Drift; in questi settaggi oltre alla risposta di motore, gas, sterzo e assetto, assume caratteristiche specifiche pure la trazione integrale AWD con i relativi controlli di trazione e stabilità. Al punto che, nell’ultima soluzione proposta, l’insieme della meccanica della RS è concepita per eseguire “tondi” da strettissimi a larghissimi con la massima facilità di ingresso e successivo controllo. Il che si presta, a ben guardare, anche ad un’interpretazione stradale (pardon, in pista…) con ampie scodate in accelerazione in puro stile trazione posteriore con autobloccante, ma con l’efficacia dell’integrale e la facilità di controllo garantita dal Torque Vectoring a gestione elettronica. Qui si concentra il massimo potenziale “ludico” della nuova Ford Focus RS; che dunque promette ben oltre il semplice dato di accelerazione (0-100 km/h in 4”7, rapida ma non un mostro assoluto). Nonostante la presenza del semplice cambio manuale, è inoltre prevista anche la funzione di Launch Control pensata per poter rilasciare la frizione nel modo più brusco e diretto, senza alcuna modulazione; quanto alla punta massima, ci si deve “accontentare” di 266 km orari: qualcosina in più sarebbe stato possibile, spiegano i tecnici, rinunciando però a tutti gli accorgimenti aerodinamici per mantenere la portanza della vettura a zero con conseguente maggior stabilità ad alte velocità. Sotto il cofano, non più il ruvido ma coinvolgente 5 cilindri, bensì il docile, lineare e raffinato quattro cilindri 2.3 turbo (lo stesso di base impiegato sulla nuova Mustang) portato a 350 cv con 440 Nm di coppia; quest’ultima tocca il picco di 470 Nm sotto overboost. L’impianto frenante è Brembo con dischi anteriori da 350 mm, le coperture sono Michelin Pilot 235/35 (A richiesta Cup 2 a doppia mescola) su cerchi da 19” (forgiati offerti con sovrapprezzo). La RS pesa 1524 kg, massa tutto sommato piuttosto contenuta. Disponibile a inizio 2016, la Focus RS costerà 38.500 euro.