Porsche Macan GTS, primo test

Porsche Macan GTS, primo test

Si pone tra la S e la Turbo, sfoderando una guidabilità eccezionale per un SUV

di Saverio Villa

10.02.2016 00:00

Ma c’era proprio bisogno di una nuova versione a benzina della Macan, con il 6% di potenza in più (20 cv) della S e il 10% in meno (40 cv) rispetto alla Turbo? La razionalità direbbe di no, ma la proliferazione delle versioni sta funzionando alla grande in Porsche che, grazie anche a questa aggressività commerciale, ha recentemente superato per la prima volta nella sua storia il tetto delle 200 mila vetture vendute in un anno. La Porsche Macan GTS alza o abbassa l’asticella della gratificazione di guida, secondo la consanguinea con la quale la si confronta, ma sostanzialmente conferma di essere il Suv più divertente in circolazione. Rispetto alla versione standard, l’assetto è ribassato di 15 millimetri, le sospensioni a controllo elettronico sono irrigidite, ci sono cerchi da 20” (da 21” a richiesta), il sistema frenante è quello della Turbo (in realtà tutte le Macan sono “turbo”, ma solo la più spinta può fregiarsene) e c’è anche un sistema di scarico più sonoro. Esternamente, invece, si distingue per le nuove prese d’aria anteriori sotto i fari e per i cerchi neri, come le guarniture delle fiancate, i quattro terminali di scarico e il fondo dei proiettori. All’interno c’è tanta Alcantara a dare un tono corsaiolo e fa la prima apparizione un sistema multimediale con l’inedito touch screen da 7”, che può integrare anche un hot-spot WiFi. Per il resto non ci sono modifiche sostanziali nell’abitacolo, al quale si può rimproverare sempre e solo l’enorme e distraente quantità di comandi sulla plancia.

IL V6 BITURBO di 3 litri spinge con ancora più energia (dichiarati 256 km/h e 5”2 sullo 0-100) ma resta estremamente progressivo e generoso, visto che comincia a darsi da fare intorno ai 1500 giri e fino a oltre i 6000 non tira i remi in barca. Rispetto alla Macan S, più che i 20 cv aggiuntivi, a incrementare la sensazione di sportività sono il rombo più pieno e la regolazione del sistema di trazione, che assegna una maggiore dinamica al retrotreno per ridurre il sottosterzo e aumentare l’agilità tra le curve. Il cambio è sempre il 7 marce a doppia frizione che, nella modalità più sportiva, è realmente veloce e coinvolgente mentre, per un Suv, lo sterzo resta un punto di riferimento. LA PORSCHE è riuscita senza ombra di dubbio a creare un Suv diverso, più divertente rispetto alla concorrenza e con una ragione di esistere che, nel caso specifico, va oltre il semplice adeguamento alla moda, dal momento che la Casa tedesca non ha in listino una berlina, una station wagon o un altro modello di ispirazione familiare in questa classe dimensionale. Resta il fatto che con un peso di due tonnellate già con il solo conducente a bordo, il concetto di sportività va un po’ adattato rispetto a quello ideale. E che, per un’auto così, un turbodiesel resta sempre la soluzione più furba.
Porsche Macan GTS

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