Volvo V90, l'ammiraglia wagon che guida anche da sola

Primo test della nuova familiare che completa la famiglia delle "grandi" Volvo dopo berlina e Suv

di Alberto Sabbatini

01.06.2016 12:27

È una della prime auto che guida parzialmente da sola. E non è Audi o BMW come ci si aspetterebbe, e neppure Tesla. Ma è la nuova Volvo serie 90, sia in versione berlina (S90) che wagon (V90). In Italia arriveranno soltanto a settembre, e sono molto attese,specie la V90 che è destinata a rinnovare la tradizione delle grandi familiari Volvo (la V90 sostituirà la V70), ma noi siamo già riusciti a guidarle in un breve test che ci ha permesso di scoprirne le ottime qualità dinamiche.

La guida semi-autonoma è uno dei punti di forza di queste Volvo serie 90, ma non l'unico. Queste nuove Volvo di grandi dimensioni (sfiorano i cinque metri di lunghezza) sono ammiraglie dense di tecnologia innovativa, in parte derivata da quella presente sul Suv XC90, il capostipite della famiglia lanciato un anno fa. Con questi due nuovi modelli adesso la famiglia Volvo 90 è davvero completa: Suv, berlina e wagon. Volvo dispone ora di un trittico di auto di grandi dimensioni che consentirà da oggi in poi al marchio svedese di sfidare a testa alta marchi blasonati come Audi, Mercedes, BMW e Jaguar nel campo delle ammiraglie di prestigio.

Volvo ha speso molto per rinnovarsi: negli ultimi cinque anni i proprietari cinesi del marchio svedese hanno investito circa 10 miliardi di euro per sviluppare la tecnologia della nuova famiglia 90, ma i risultati adesso sono davvero tangibili. Le nuove S90 (berlina) e V90 (wagon) sono veramente all'avanguardia, sia dal punto di vista meccanico che elettronico. E si distinguono per uno stile indubbiamente originale, tipicamente svedese fatto di linee spigolose ma di intenti di qualità raffinata come Volvo non aveva mai avuto prima.

Volvo V90, le foto dell'ammiraglia wagon con guida semi-automatica

Volvo V90, le foto dell'ammiraglia wagon con guida semi-automatica

La guida semi-autonoma è uno dei punti di forza di queste Volvo serie 90, ma non l'unico. Queste nuove Volvo di grandi dimensioni sono ammiraglie dense di tecnologia innovativa

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Le nuove S90 e V90 sono costruite sul medesimo pianale del Suv XC90 e spartiscono con la sport utility tutti i motori 4 cilindri a benzina e diesel. I motori sono modulari, tutti 4 cilindri e turbo, con molte parti in comune, e questo ha permesso di risparmiare sui costi produttivi. Le potenze sono di 190 e 235 cavalli per i diesel, e di 254 e 320 cavalli per i motori a benzina ma i diversi livelli di potenza sono ottenuti con gestione differente dell'alimentazione: il turbo T5 benzina eroga 254 cavalli mentre il turbo T6 arriva a 320 cavalli perché accoppia al turbocompressore un compressore volumetrico che funziona solo fino a 3500 giri che migliora la coppia in basso. I diesel, con turbocompressore a doppio stadio hanno potenze diverse: il D4 eroga 190 cavalli mentre il D5 sale a 235 cavalli grazie all'impiego di una nuova tecnologia. Si chiama PowerPulse. È in pratica una "iniezione" di aria compressa prelevata dal filtro aria e immagazzinata in un piccolo serbatoio (di due litri) che viene introdotta nel motore nelle fasi di accelerazione per rendere più pronta la risposta del turbo.

Anche il telaio è lo stesso della XC90 ed è merito di questo chassis e delle sospensioni l'ottima guidabilità su strada che le V90 e S90 dimostrano. Il motore 4 cilindri molto compatto ha permesso di montare sul telaio un sistema di sospensioni molto più evoluto, a quadrilatero in luogo del classico McPherson. E la differenza si vede: queste nuove Volvo sono molto precise nella sterzata, seguono benissimo la traiettoria impostata, sono molto stabili e dimostrano un'ottimo handling oltre a possedere una maneggevolezza invidiabile nei percorsi si nuovi per un'auto di 294 cm di passo e 4,9 metri di lunghezza.

La grande novità della S90/V90 è il Pilot Assist, che affianca altre tecnologie di aiuto alla guida e ne parliamo nell'articolo a parte.

All'interno della V90 il guidatore sarà affascinato dalla stessa interfaccia "Sensus" che ha debuttato sulla XC90. Basata su un display verticale, grande quando un iPad (9 pollici) dal quale si comanda tutto l'infotainment della vettura. Volvo in questo ha proposto una strada originale e alternativa ai sistemi multimediali di Audi e BMW che si basano su schermi orizzontali e si comandano con pomelli rotanti. La proposta Volvo per gestire l'auto è molto più affine all'uso che facciamo tutti i giorni di smartphone e tablet. Si naviga nelle funzioni del display verticale con il tocco delle dita, scorrendo menù verticali e orizzontali, proprio come su uno smartphone. Ma rispetto a un iPad il tablet verticale di Volvo è anche più raffinato perché lo schermo non ha riflessi e il comando a tocco non avviene mediante la tecnologia capacitiva (circuito elettrico azionato dal tocco del polpastrello) ma ad infrarossi. Semplicemente perché su un'auto il display si deve poter azionare anche con i guanti, se necessario, a differenza di uno smartphone.

La Volvo V90, più attesa in Italia rispetto alla berlina S90, arriverà nel nostro mercato solo a settembre.

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