Al volante della Clio, la piccola regina si rinnova

La compatta protagonista del mercato europeo si aggiorna, riuscita e godibile

di Alberto Sarasini

22.07.2016 20:17

Bordeaux. Traguardati i tre anni di vita, peraltro vissuta nell’invidiabile posizione di regina di vendite in Europa, la Clio approda al consueto aggiornamento di metà carriera, che tuttavia Renault ha davvero contenuto ai minimi termini facendo completamente suo il famoso detto “squadra che vince non si tocca”.

Esternamente, infatti, la Clio “new” ben difficilmente si fa distinguere dalla precedente, anche ad occhio particolarmente attento; è pur vero che le sue forme arrotondate e dinamiche difficilmente sopporterebbero interventi solo parziali. Ci sono ad ogni modo proiettori di nuovo disegno, anteriori e posteriori, oltre a paraurti leggermente ritoccati nel design

Un po’ più evidente la serie di interventi operati internamente, nell’ottica del miglioramento della qualità percepita; la modifica più evidente interessa la plancia che riceve – finalmente – il rivestimento superficiale imbottito nella zona centrale, più piacevole al tatto, avvicinando così il livello medio delle vetture concorrenti di questo segmento.

Renault Clio restyling: foto

Renault Clio restyling: foto

A quattro anni dal lancio la piccola francese si aggiorna nei contenuti e nell'estetica, ma riceve anche due nuovi motori

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Sono nuovi anche alcuni comandi secondari e cambia il disegno dei sedili anteriori, reso più avvolgente e confortevole senza tuttavia nulla togliere al comfort di marcia. Il sistema multimediale è l’ultimo della Casa, R-Link Evolution, piuttosto reattivo ai tocchi, completo nei servizi e dotato di buona grafica. 

Per il resto, la Clio è sempre sé stessa: la sistemazione anteriore è di buona qualità, personalizzazione del posto di guida compreso (apprezzabile il registro dello schienale con manopola micrometrica, al posto dei soliti scatti), mentre dietro le gambe degli occupanti stanno decisamente strettine se davanti ci si sistema “in largo”. Vano di carico con cubatura nella media (300/1146 litri), con piccolo doppio fondo dove trova posto solo il kit d’emergenza a meno di richiedere espressamente il ruotino sostitutivo.

La meccanica è invariata, compresa la gamma motori con giusto l’eccezione data dall’arrivo anche su questo modello del 1.5 dCi nella versione più prestante, da 110 cv: è quella a disposizione della prova e, seppur certo una motorizzazione un po’ di nicchia specie in Italia, le prestazioni supplementari si fanno certamente apprezzare (194 km/h di punta, 0-100 km/h in 11”2).

Con spinta vigorosa a tutti i regimi e un allungo capace senza fatica che permette sorpassi agevoli senza alcun impegno. Piuttosto godibile il cambio manuale a sei rapporti, dotato di buona manovrabilità e precisione negli innesti. 

Altrettanto soddisfacente il comfort di marcia, con buon assorbimento delle asperità stradali – anche con le ruote maggiorate da 17” montate sulla vettura provata – ed un isolamento acustico di buona qualità, con giusto qualche fruscio a farsi sentire alle andature più elevate.

Nuova Clio, insomma, sempre riuscita e godibile, oltre che attuale; il “facelift” non include tuttavia alcun aggiornamento sul piano dei sistemi di sicurezza attiva, rimasti confinati ad altri modelli della Casa quando invece diventano sempre più diffusi su diverse concorrenti dirette della francese.

La rinnovata Clio sarà consegnata a partire da settembre con listino – sostanzialmente invariato a parità di dotazioni – compreso tra 15.350 e 26.550 euro, supplemento di 800 euro per la station wagon Sporter.

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