Mercedes Classe C 2018, la prova: nuovi motori e mild hybrid contro le polemiche

Mercedes Classe C 2018, la prova: nuovi motori e mild hybrid contro le polemiche

La best seller di Stoccarda ha 6.500 componenti diverse dall’attuale e tre nuove unità (2 benzina e una diesel) per abbattere emissioni e NoX

di Pasquale Di Santillo

09.07.2018 13:34

Qual è la maniera migliore per tenere lontane, in disparte, le cattive notizie? Producendone di buone, possibilmente in quantità industriale, che poi è una caratteristica di Mercedes.

Mercedes Classe C 2018

Mercedes Classe C 2018

La best seller di Stoccarda ha 6.500 componenti diverse dall’attuale e tre nuove unità (2 benzina e una diesel) per abbattere emissioni e NoX

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E così Stoccarda mette in un angolo le recenti avversità (il maxi richiamo di 774.000 motori diesel 1.6 diesel Euro6) rilanciando la Classe C con un profondo restyling - il più profondo che ricordino da queste parti visto che sono stati cambiati ben 6.500 componenti, oltre il 50% - che non a caso si fonda sul cuore di una vettura capace, solo nel 2017, di vendere 415.000 unità in tutto il mondo, per un totale di 9,5 milioni di pezzi dal lancio della progenitrice Mercedes 190 (1982) in tutte le versioni dell’ampia famiglia (sw, cabrio, coupé e ovviamente berlina).

NUOVI MOTORI. Parliamo infatti, prima di tutto il resto, di una gamma di motori inediti e tutti al 100% Mercedes, pronti a rispettare gli attuali limiti sulle emissioni e quelli che seguiranno. Due quattro cilindri a benzina di soli 1,5 litri (stop al vecchio 2.0) che grazie ai 48 Volt del sistema EQ Boost, lanciano il primo mild hybrid della Stella. Il modello di ingresso la C200 avrà così 184 cv e 280 Nm dal turbo e altri (quasi) 14 cv dal propulsore elettrico che aggiunge altri 160 Nm. Sempre a benzina ci sono due 1.6l da 129 e 156 cv, un 2 litri (C 300 ma non in Italia) da 258 cv e un solo 6 cilindri, escludendo la versione AMG 43, da 333 cv e con la trazione integrale 4 Matic (C 400).  Per tornare per un attimo al mild hybrid, il motore potenziato è in grado di recuperare energia e può veleggiare da spento in modalità eco quando si rilascia il piede dal pedale del gas per poi riaccendersi praticamente in automatico.

Se poi qualcuno si aspettava un passo indietro sui Diesel, è stato deluso. Stoccarda infatti ha investito anche sui grandi accusati, i motori a gasolio, portando al debutto il nuovo 1,6 quattro cilindri da 122 (C 180d) o 160 cv (C 200d). Un motore che sostituisce il precedente targato Renault, garantendo notevoli progressi nel taglio sulle emissioni e degli NOx. Era già stato introdotto due anni fa sulla Classe E ora arriva in versione biturbo, anche a 6 cilindri. Con un catalizzatore Snc per catturare gli NoX, il filtro antiparticolato e il sistema Egr che per farla breve è un processo di combustione utile a rispettare i livelli di emissione.

Due i 2,0, uno da 150 cv e il top di gamma da 194 cv (C 220d, anche in versione 4Matic). Propulsori abbinabili al cambio manuale a 6 marce o alla trasmissione automatica 9G-Tronic (con convertitore di coppia). Fatta eccezione per la supersportiva C AMG 43 4Matic dotato del "vecchio" 3.0 V6 rivisto e potenziato di 23 cv fino ad arrivare agli attuali 390 cv e 520 Nm, che invece è dotato di un altro cambio automatico a 9 rapporti lo Speedshift TCT (multidisco in bagno d’olio) .

IL RESTO. La sostanza è tutta lì, nei motori. Però in nuova Classe C, Mercedes ha ritoccato anche un po’ le forme, con un design molto più sportivo nel suo complesso, dalla griglia, al volante con tasti a sfioramento; dalle modanature degli interni, ai paraurti anteriori, per finire alle nuovissime luci, full LED adattavi o Multibeam con una potenza di luce che di notte può arrivare fino a 650 metri senza abbagliare chi marcia in senso contrario.

Dal punto di vista tecnologico, la scelta (opinabile) di Stoccarda di non montare su Classe C il sistema MBUX provato su Classe A, forse toglie qualcosa alle potenzialità hi-tech della macchina. Ma probabilmente lo vedremo nella prossima generazione (tra 3 anni?), per non far perdere il senso di una filosofia che pretende alta tecnologia a partire dal basso. Detto questo, la strumentazione è a doppio quadrante: il display centrale, stile tablet (da 7 o 10,25”) che integra l’ultima versione del sistema multimediale Comand Online, mentre l’altro è a 5” o come optional a 12,3”. Detto dei comandi touch control al volante, il pacchetto Intelligent Drive comprende l’ormai abituale infornata di sistemi di ausilio alla guida e sicurezza: cruise control adattivo, sterzo assistito per il cambio corsia e frenata automatica d’emergenza.

IN MARCIA. Il test sulle strade che dal Lussemburgo ci ha fatto sconfinare in Germania conferma le qualità di una vettura nata bene e ormai consolidata nelle sue molteplici anime. Notevole tenuta di strada anche ad alta velocità, sterzo reattivo e preciso, cambio puntuale e un complessivo equilibrio di tutto il progetto. Una macchina che non si scompone nemmeno a oltre 200 km/h su tratti ondulati, significa che ha tutto quello che deve avere in termini di distribuzioni di peso e sospensioni.

PREZZI.  Il listino della Mercedes Classe C va da 37.800 a 77.500 per la berlina, da 38.500 a 80.000 per la wagon. In Italia viene offerta nei livelli Business (+ 623 euro, solo per le diesel); Sport (+3.467 benzina/+3.589 diesel a seconda della motorizzazione); Sport Plus (+5.980/+6.102) e Premium (+10.869 / + 10.991).

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