Honda Integra Type R, la VTEC regina degli anni '90

Honda Integra Type R, la VTEC regina degli anni '90
Amarcord in attesa della Civic Type R ...

di Redazione

25.11.2013 ( Aggiornata il 25.11.2013 11:21 )

Ormai l’avevamo data per persa. Anche se, ultimamente, qualche video ufficiale sul web sta tentando di riportare alla mente degli appassionati i bei tempi andati, quando il VTEC era non plus ultra della tecnologia e della sportività. Parliamo ovviamente di Honda. Che negli ultimi anni ha cancellato di colpo tutto il suo heritage sportivo coltivato soprattutto negli anni Ottanta e Novanta, smettendo di produrre — e soprattutto senza dar loro un seguito — oggetti di culto come la NSX, la S2000, le Civic più spinte e cattive e soprattutto quegli straordinari propulsori aspirati che gridavano come pazzi a regimi motociclistici. A breve arriverà la nuova Civic Type R, annunciata appunto attraverso una serie di video virali sul web. Confidiamo nella sua sportività e nelle ambizioni del costruttore giapponese, che ha intenzione di realizzare la più veloce trazione anteriore sul mercato. Ma di una cosa siamo certi: la Type R non urlerà più come le sue antenate, per via del motore che seguendo la logica attuale sarà sovralimentato (2 litri da 280 cv) e non più aspirato ad alti regimi. Ecco allora che per capire meglio cos’era la Honda negli anni Novanta, abbiamo deciso di dedicare questa puntata di AutoStory alla Integra Type R. È sconosciuta ai più e molto meno celebre delle varie Civic e CRX, perché inizialmente, nel 1995, questa vettura fu destinata soltanto al mercato interno giapponese. Nel 1998 venne però introdotta anche in Italia — ad un prezzo esorbitante, 47 milioni di lire — e gli appassionati poterono quindi mettere le mani sulla massima espressione della sportività Honda a trazione anteriore. Il motore era il noto 4 cilindri di 1.8 litri con variatore di fase e alzata variabile VTEC portato all’esasperazione: 190 cavalli, pari a oltre 105 cv/litro di potenza specifica, e 9000 giri di rotazione. Ma non c’era soltanto il motore a rendere speciale la Integra, anche perché non era certo il suo design a far scattare il colpo di fulmine... Questa Type R aveva un differenziale autobloccante meccanico “ammazza sottosterzo”, un cambio di una velocità, precisione e manovrabilità superbe, uno sterzo non assistito diretto e preciso come pochi (3 giri da parte a parte) e un assetto molto dinamico, sebbene non durissimo. Non per ultimo, un peso effettivo di 1160 chili, per un rapporto peso/potenza identico a quello di una Delta Integrale. La Type R, a nostro avviso, resta una delle migliori trazioni anteriori stradali di sempre. Il coinvolgimento di guida era assicurato soprattutto dal VTEC, con il suo cambio di tonalità vocale e di spinta a 6000 giri che ti proiettava in un universo sconosciuto a tutti gli altri propulsori esistenti. E curiosamente, a dispetto di questa furia di frullare alto — e di una coppia di soli 18,1 kgm espressi a ben 7300 giri! — il “milleotto” giapponese era anche piuttosto elastico. Quello che sorprendeva era poi l’abilità della Integra nello scaricare al suolo la potenza, con quel meraviglioso autobloccante che anche sul bagnato faceva miracoli.
 

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