Golf Sporstvan, migliora in tutto

Le hanno cambiato il nome — da Plus a Sportsvan — ma non certo le caratteristiche peculiari: la mini-monovolume con tetto rialzato della Golf si fa apprezzare, anche in questa nuova versione, perfezionando le due doti che avevano reso il precedente modello un’auto gradita soprattutto al pubblico femminile: l’abitabilità interna e la qualità costruttiva. In più, la Sportsvan, nata dalla base tecnica del pianale modulare trasversale MQB, ha guadagnato un piacere di guida affinato oltre a contenuti tecnici e hitech di primo piano come il sistema di infotainment e quello di navigazione che rappresenta uno dei punti di forza della settima generazione della storica compatta VW. La Sportsvan si propone in tre allestimenti – Trendline, Comfortline e Highline — e, come suggerisce il suo nome, cerca di abbinare le caratteristiche di guida tendenzialmente dinamiche (Sports, appunto) alla funzionalità tipica di una vettura alta, dal grande bagagliaio e godibile da tutta la famiglia (Van). Il divano, abbassabile con lo sblocco rapido nella formula 60/40 o, a richiesta, 40/20/40, è scorrevole per 18 centimetri e ha gli schienali regolabili nell’inclinazione: questo, oltre ad aumentare il confort di chi sta dietro, fa sì che il vano di carico abbia una capacità notevole che spazia tra 590 e 1520 litri.    

Davvero non male considerando le dimensioni dell’auto che ha una lunghezza complessiva di 4,34 metri (l’altezza è 1,58). Tra i motori, come detto, la scelta può essere fatta tra quattro turbobenzina TSI (di 1.2 o 1.4 litri con potenze che variano da 85 a 150 cv) e tre turbodiesel TDI (1.6 litri da 90 o 110 cv e 2 litri da 150 cv). Tutti hanno l’iniezione diretta e lo start&stop e i più potenti sono abbinabili al cambio DSG. Nello specifico abbiamo guidato la Sportsvan con l’ottimo TDI 1.6 nella variante da 110 cavalli (allestimento Confortline, 25.600 euro il listino) abbinato al cambio manuale a sei marce. Le prestazioni sono più che buone: 192 km/h la velocità massima, 11”3 lo scatto 0-100 e 25 km/litro il consumo medio indicato dalla Casa. Va detto che avremmo preferito “assaggiare” la combinazione 1.6 TDI con il doppia frizione ma anche con la trasmissione manuale abbiamo apprezzato, al volante, le caratteristiche decisamente frizzanti e divertenti rispetto alla vecchia Plus. Il rollio resta ma è minore, il comportamento stradale migliorato.

La sensazione di facilità e di leggerezza, in senso buono, che fa sentire l’auto ben in mano, stimola la voglia di guidare più di quanto non facciamo altre automobili stile van (ad esempio la 500L). Questo aspetto può, poi, essere perfezionato adottando le sospensioni adattive. L’offerta di elettronica è molto ricca: sono disponibili i dispositivi di ausilio alla guida più moderni e anche la gestione del differenziale XDS+ e lo sterzo progressivo, tipici delle Golf GTI e GTD. Senza contare il sistema di infotainment che, come sulla Golf 7, gode di uno schermo touch che impreziosisce la vita a bordo.