Nissan Ariya Concept, a Tokyo prove di Qashqai elettrico

Nissan Ariya Concept, a Tokyo prove di Qashqai elettrico

Un suv compatto, a batterie, introduce un nuovo stile per le Nissan del futuro. La produzione appare un passaggio dovuto. A bordo, ProPilot 2.0 e interni con appena due tasti fisici

23.10.2019 ( Aggiornata il 23.10.2019 16:25 )

C’è Ariya di futuro Qashqai elettrico in casa Nissan. Al Salone di Tokyo, il concept Nissan Ariya sviluppa una proposta di stile destinata a una “possibile” produzione futura. Appare, piuttosto, altamente probabile il passaggio, la show car mostra già soluzioni solide abbastanza per dire di un’industrializzazione nel volgere di un paio di anni.

Nissan Ariya Concept: foto

Nissan Ariya Concept: foto

Nissan sviluppa l'idea di un suv compatto elettrico, a Tokyo presenta Ariya Concept, dotato di due motori elettrici, progettato su un'architettura dedicata all'elettrico. Il design anticipa i tratti futuri, i contenuti prefigurano un modello destinato a una produzione non troppo distante.

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Dopo Leaf, l’elettrico Nissan esplora una formula di suv compatto dalle dimensioni generose per il segmento C, visti i 4,60 metri di lunghezza. Nasce su un’architettura dedicata, utilizza due motori elettrici posti su entrambi gli assi e sviluppa interni con pavimento perfettamente piatto.

CALANDRA MASCHERA DEI SENSORI

Il design sviluppato dal Centro stile diretto da Alfonso Albaisa utilizza tratti più scolpiti e netti, la calandra a scudo, lo “shield” Nissan, è una nuova interpretazione stilistica come anche una maschera dei sensori degli ADAS.

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Proporzioni dinamiche grazie alla linea di cintura alta, l’andamento del tetto definito dall’arco sopra i finestrini, in un rame che sarà il colore distintivo delle future Nissan elettriche, fino a oggi contraddistinte dal blu.

GUIDA DA SOLA IN CERTE CONDIZIONI

Estetica a parte, ci sono i contenuti di un’automazione di Livello 3 per la capacità del Nissan ProPilot 2.0 di guidare l’auto in autonomia, senza che il guidatore debba tenere la mani sul volante – a meno che il sistema non ne richieda l’intervento – su determinate strade.

Può guidare in autostrada, gestire la marcia su singola corsia, affrontare un sorpasso (operazione che il guidatore dovrà confermare), imboccare l’uscita dall’autostrada se a più corsie. Il dispositivo ricorre ai radar e alla telecamera frontale, oltre ai dati della navigazione. Un’automazione condizionata a determinati scenari e su un numero definito di strade.

Altra operazione automatizzata, il parcheggio dall’esterno del veicolo, il Nissan ProPilot Remote Park gestibile dallo smartphone.

INTERNI A TUTTO TOUCH

Se il design esterno è all’insegna di volumi piacevoli e un frontale sobrio e importante, gli interni di Nissan Ariya Concept sviluppano il tema dell’essenzialità hi-tech. Tasti fisici? Due: l’accensione/spegnimento dei motogeneratori e la manopola per operare sull’infotainment da 12,3 pollici di display. Tutto il resto è un insieme di tasti touch, retroilluminati all’accensione dell’auto, altrimenti nascosti alla vista, con la plancia a presentarsi come un unico elemento lucido e “pulito”.

Il minimal si abbina a materiali ricercati, inserti di vero legno, rivestimenti in pelle traforata differenziata nello spessore sulle sedute, ecopelle sul padiglione.

Nissan utilizza Ariya anche per lanciare l’aggiornamento dei sistemi di bordo over-the-air, per un infotainment e firmware del veicolo sempre aggiornati. L’integrazione smartphone-veicolo passa anche dalla navigazione porta a porta, con la destinazione che dallo smartphone può inviarsi al navigatore dell’auto e, una volta scesi dal veicolo, ritrovare le indicazioni sul telefono per gli ultimi metri.

Smartphone sul quale vengono memorizzate le preferenze su climatizzatore, regolazioni d’assetto, posizione dei sedili, automaticamente trasferite all’auto appena ci si avvicina per salire a bordo.

Nella strategia energetica integrata di Nissan, il suv elettrico si interfaccia con l’abitazione (vehicle-to-home) e la rete elettrica (vehicle-to-grid) per realizzare lo scambio bidirezionale di energia: utilizzare la rete per la ricarica delle batterie dell’auto nelle ore più “convenienti” e di bassa richiesta, viceversa cedere l’energia.

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