Guida autonoma, Waymo sperimenta le “orecchie” artificiali

Guida autonoma, Waymo sperimenta le “orecchie” artificiali

Il progetto di guida autonoma targato Google sta testando sui propri minivan sensori in grado di registrare i rumori stradali per migliorare i software installati sui minivan 

di Redazione

22.08.2017 12:00

Le auto a guida autonoma, che un po’ tutte le Case automobilistiche stanno sviluppando da alcuni anni a questa parte, sono equipaggiate con sofisticati sistemi che combinano telecamere e radar in modo da riconoscere e reagire ad ogni situazione quotidiana.

Tuttavia il guidatore umano non è dotato solo di occhi ma anche di orecchie. In grado di riconoscere, ad esempio, il suono delle sirene anche a distanza. Per questo motivo Waymo, società di Google che sta portando avanti il progetto di mobilità autonoma del colosso californiano, sta iniziando a testare sensori uditivi sulla propria flotta di minivan.

Lo scopo è quello di registrare il maggior numero di rumori, frenate, sirene, campanelli di biciclette, etc. per creare un archivio digitale che possa implementare i software di guida autonoma. In futuro la prima auto Waymo non saprà controllare solo il territorio circostante ma anche valutare la distanza di un camion dei pompieri a sirene spiegate, valutando se e dove fermarsi, combinando le informazioni rilevate dai sensori audio con quelle acquisite da radar.  

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