Renault Clio, storia di un successo: la terza serie

Renault Clio, storia di un successo: la terza serie

Rispetto alla seconda generazione, la terza Clio modifica l’estetica secondo i canoni di quegli anni, e nel 2006 emula la prima serie vincendo il titolo di Auto dell’Anno

di Redazione

05.09.2019 ( Aggiornata il 05.09.2019 15:47 )

Nei primi Duemila, il successo di vendite di Renault Clio non accenna a fermarsi. Impossibile, per una macchina che riesce a battere ogni record di vendita in Francia e in molte parti d’Europa. La seconda serie dell’utilitaria della Casa di Boulogne-Billancourt diventa presto la più longeva della gamma, 14 anni sul mercato dal 1998 al 2012. È proprio durante questo periodo di tempo che Renault lancia la terza generazione della Clio. Che nasce nel 2005 e termina la sua produzione nel 2013. Ma le basta un anno per vincere, come la prima serie, il titolo di Auto dell’Anno, rendendo Clio l’unico modello nella storia dell’automobile a poter vantare un bis del prestigioso premio.

CAMBIA L’ESTETICA

Patrick Le Quément e il suo team di lavoro del Centro Stile Renault costruiscono la nuova berlina secondo la “moda” del periodo, ovvero quella di aumentare vistosamente le dimensioni delle auto del segmento B. Il Marchio quindi si allinea a quanto già fatto da Fiat, Peugeot o Ford, costruendo una Clio ancora più compatta, lunga più di 4 metri e con un passo maggiore rispetto alle automobili concorrenti sul mercato. La maggior parte dei centimetri aggiunti vengono tuttavia utilizzati per aumentare il fattore sicurezza, tanto che la Clio III conquista le 5 stelle Euro NCAP.

Renault Clio, terza serie: foto

Renault Clio, terza serie: foto

Commercializzata dal 2005 al 2013, nel 2006 vinse il titolo di Auto dell'Anno, rendendo la Clio l'unica auto della storia ad aver vinto due volte lo stesso titolo. Di dimensioni maggiori rispetto alle due generazioni precedenti, il suo design risente molto delle tendenze stilistiche di quegli anni adottate dai costruttori di macchine del segmento B

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Prevalgono, in piena tradizione Clio, le linee semplici, come si nota dal frontale, dove sul paraurti spicca l’ampia presa d’aria con i fendinebbia ai lati. L’impianto d’illuminazione si rende interessante: nella parte anteriore con fari triangolari e vertice verso l’alto, mentre sono di forma trapezoidale nel posteriore. Interni più spaziosi della Clio II, ma non eccessivamente.

MOTORIZZAZIONI, ALLESTIMENTI E RESTYLING

Viene venduta con le solite quattro motorizzazioni, tre benzina e una diesel, con potenze che vanno dai 68 ai 105 CV. Cinque gli allestimenti, dalla versione base Pack alla Confort, Dynamique, Luxe fino alla Initiale, quella un pizzico più “lussuosa”, se vogliamo considerare un lusso gli interni in pelle, la vernice metallizzata e i sensori di parcheggio.

Gli aggiornamenti più significativi partono all’indomani della conquista del titolo di Auto dell’Anno. Il primo significativo è l’introduzione nel 2006 della Clio RS, spinta dal vecchio e nostalgico motore con cilindrata da 2 litri della Clio Williams ma con potenza aumentata a 197 CV. L’anno successivo debutta al Salone di Francoforte la giardinetta Clio Sportour, nel 2008 debutta la 1.2 TCe, alimentata da un motore provvisto di turbocompressore dalla cilindrata di 1149 cm cubici (101 CV): anche questa, una scelta dettata dalla tendenza del periodo di alleggerire le dimensioni del motore mantenendo però le stesse prestazioni.

Gli ultimi anni di produzione regalano la versione GT (1.6 a benzina da 126 CV) e la curiosa Clio GT Gordini, di matrice sportiva, chiamata così in omaggio ad Amedeo Gordini, campione delle corse degli albori, resa unica dalla colorazione azzurra con bande bianche. Il tutto, prima che Renault avviasse la produzione della quarta serie.

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