Jeep Compass 2.0 CRD

Jeep Compass 2.0 CRD

di Redazione

13.11.2008 ( Aggiornata il 13.11.2008 10:34 )

Interni

Nell’abitacolo risalta la volontà di stemperare scelte destinate a contenere i costi attraverso le sensazioni che può suscitare la gradevolezza dell’ambiente. A supportare questa intenzione provvede pure l’ampiezza della cabina che, almeno al primo impatto, dà la sensazione di poter accogliere adeguatamente 5 persone. Un’impressione dovuta sia all’azzeccato rapporto fra le dimensioni esterne e quelle interne, sia alla scarsa invasività delle componenti d’arredo, impressa dal piacevole stile “hi-tech”. Tuttavia, questa ricercatezza, alla quale contribuiscono anche la selleria parzialmente rivestita in pelle e gli abbinamenti cromatici che generano una buona luminosità all’interno, è sopraffatta dall’esteso impiego di materiali economici che causano la sensazione di viaggiare…in una grande vasca di polipropilene allo stato basico. Sarebbe adeguato alla categoria della vettura almeno un rivestimento in morbido PVC per la plancia. Non bastano, quindi, la realizzazione del padiglione in TNT – cioè tessuto non tessuto che imita l’intreccio di trama e ordito – di buona qualità, gradevole al tatto e alla vista, e i tappetini in agugliato diloor, realizzati con cura e idonei alla tipologia della vettura, a modificare le impressioni suscitate dal primo impatto con il resto dell’arredamento.
Va detto che, com’è ormai consueto, stanno comodi soltanto 4 passeggeri, dato che chi siede dietro al centro è disturbato soprattutto dall’ingombro del tunnel della trasmissione. Tuttavia, anche gli altri due posti, nonostante la presenza di schienali regolabili, offrono un’ospitalità limitata dal piano di seduta poco profondo. Buona per contro la disponibilità di spazio longitudinale per le gambe, ulteriormente avvantaggiata dalla particolare profilatura dei retro-schienali delle poltrone anteriori. Sebbene un po’ sotto le attese, l’interno non è però criticabile a livello di funzionalità. Infatti, non manca un buon numero di portaoggetti di dimensioni utilizzabili e l’impostazione del posto guida è valida. Da quest’ultimo, pur scontrandosi con una visibilità limitata sulla sinistra e di tre-quarti posteriore verso destra — rispettivamente, dall’inclinazione e dalla consistenza dei montanti del padiglione – è però facile ricercare la posizione di guida più naturale. In questo compito si è agevolati dal corretto posizionamento dei comandi principali rispetto al sedile, oltre che dalle regolazioni in altezza di quest’ultimo e del volante. I comandi dell’efficiente climatizzazione monozona manuale, dell’impianto “hi-fi” e dei servizi secondari, sistemati sulla console centrale, si azionano comodamente. Peccato, però, che quello del pulsante che attiva l’ “hazard” sfugga alle logiche dell’ergonomia risultando poco in evidenza e, soprattutto, piazzato troppo in basso e dietro la leva del cambio.

Jeep Compass 2.0 CRD

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