Cadillac BLS Wagon 1.9 D Elegance

Piuttosto composta nei movimenti, dinamica ma non troppo sportiva, la Cadillac BLS Wagon offre il comportamento che ci si aspetta da un’auto ricercata, capace di garantire una guida di qualità insieme a un confort di pari livello. Buona parte delle qualità dinamiche sfoggiate dalla vettura si deve al propulsore: il 1.9 da 180 cavalli è uno dei turbodiesel più riusciti del momento. Morbida ed elastica, la sua erogazione è pressoché ideale, in virtù della progressione e della prontezza di risposta ben vive su tutto l’arco di utilizzo. Il passaggio della sovralimentazione tra i due gruppi del turbocompressore è inavvertibile, al contrario della spinta corposa già poco oltre il regime minimo e in seguito vigorosa anche oltre i 4000. Il tutto accompagnato da una rotondità di funzionamento apprezzabile, con l’unico neo rappresentato da una rombosità in accelerazione piuttosto evidente. Il cambio manuale a sei rapporti (a richiesta c’è l’automatico, sempre a sei marce) è ben manovrabile e spaziato correttamente, con una sesta pienamente sfruttabile ma lunga a sufficienza per conservare regimi contenuti ad andatura costante; la manovrabilità è adeguata, anche se la leva mostra un’escursione longitudinale piuttosto marcata e gli innesti non sono rapidissimi quando si ha fretta.
Cronometro alla mano, la BLS 1.9D Wagon riesce a imporre con efficacia la legge dei cavalli e, ancor più, della coppia elevata, staccando tempi di rilievo tanto in accelerazione quanto in ripresa: il classico scatto da fermo (0-100 km/h), coperto in 8”59, è molto brillante seppur alla portata di altre rivali, ma l’allungo ad andature superiori mostra con efficacia più evidente la resa del 1.9D; in ripresa, l’incremento di velocità è evidente a tutte le andature e rende la BLS Wagon una tra le giardinette turbodiesel più reattive. Rilevante pure la velocità massima, dove l’auto fa segnare una punta notevole, leggermente migliore rispetto al dato dichiarato dalla Casa: 218,4 km/h anziché 215 come promesso. Un quadro dinamico pregevole nel quale rientra anche il rendimento sul piano dei consumi: le percorrenze sono nella media della categoria a velocità variabile (11,3 km/litro in città) ma fanno segnare valori significativamente migliori a passo costante, con un riscontro coi fiocchi in autostrada dove si coprono ancora 14 km/litro. Prova di frenata convincente, con spazi di arresto molto contenuti specialmente su fondi disomogenei.

È morbida ma non cede: la BLS adotta una taratura capace di garantire un valido confort senza penalizzare il dinamismo in curva. E per chi ha il piede pesante c’è l’allestimento Sport: assetto più rigido e ruote da 18”.

Il comportamento dinamico, in effetti, è molto piacevole, grazie al buon equilibrio della Cadillac che combina con efficacia confort e tenuta di strada. L’assetto standard, presente sull’esemplare di prova, è in effetti abbastanza morbido da consentire un assorbimento molto efficace di ogni asperità; i movimenti del corpo vettura sono avvertibili ma restano di ampiezza ridotta, lasciando spazio a un appoggio in curva saldo e piuttosto rapido. Senza dubbio, i guidatori più “ispirati” apprezzeranno di più l’allestimento Sport con assetto leggermente più duro e ruote da 18”, sufficiente tra l’altro a rendere lo sterzo un po’ più sensibile; il comando, così com’è, è piacevole ma un poco “ vacuo” quando si tratta di effettuare piccole correzioni. Equilibrio di comportamento adeguato, con leggero sottosterzo in ingresso curva e retrotreno saldo, anche in manovre d’emergenza. Infine, il confort acustico è curato: l’insonorizzazione è molto efficace ad andatura costante, anche se posteriormente il rotolamento dei pneumatici induce una certa rumorosità di “sottofondo”.