Renault Twingo RS

La RS poggia le proprie basi sul già brillante telaio della versione GT dotata del 1.2 turbo TCE da 100 cv. L’assetto è stato ulteriormente “lavorato” in chiave sportiva. Cambiano infatti le carreggiate, allargate sui due assali: davanti di 60 mm e dietro di 59 mm. Parallelamente la scocca è stata ribassata di 10 mm. Più duri anche molle e ammortizzatori (del 30%), con barra di rollio posteriore incrementata nel diametro (da 22,5 a 24 mm) per ottenere un retrotreno più agile e un assetto più piatto nei cambi di direzione. Tutto questo già nella versione standard, denominata Sport. Tuttavia Renault offre, con sovrapprezzo, il pacchetto Telaio Cup (montato sulla vettura di prova). In pratica si tratta di un ulteriore affinamento dell’assetto, ribassato di altri 4 mm, con molle e ammortizzatori irrigiditi del 10%. Le ruote, poi, passano da 16 a 17 pollici, con battistrada sempre da 195, ma spalla ribassata da 45 a 40. L’impianto frenante prevede dischi anteriori ben dimensionati (280 mm) derivati da quelli della Mégane II e abbinati a pinze con pistone di 57 mm, analoghe a quelle montate sulla Laguna. Il servosterzo è elettrico, con assistenza variabile in funzione della velocità.

Il motore è quello potenziato, di alcune Scénic. I freni derivano in parte dalla Mégane II e in parte dalla Laguna. L’assetto viene dalla Twingo GT

Sotto il cofano pulsa un 1.6 aspirato (K4M RS) derivato dall’unità da 110 cv che equipaggia molti altri modelli Renault. Rielaborato piuttosto profondamente assicura 133 cv. Tra le modifiche da segnalare quelle relative ai condotti di aspirazione e alla farfalla, per migliorare il tasso di riempimento, oltre a interventi sulle sedi valvole e sui diagrammi di alimentazione, con alzata incrementata da 9 a 11 mm. Specifica, poi, la taratura del variatore di fase lato aspirazione, attivo in continuo su un arco di 44- (misurato sull’albero a gomiti). Differente, infine, la forma della camera di combustione, con la compressione portata a 11:1. La coppia massima, 16,2 kgm, arriva a 4400 giri. Il cambio è un classico manuale cinque rapporti (JR5 176) prelevato dalle linee di produzione della Casa e contraddistinto da rapporti sufficientemente ravvicinati con la quinta abbastanza corta (quasi 30 km/h a 1000 giri). Per tenere sotto controllo le cambiate, il contagiri include un avviso luminoso che si accende in prossimità dei 6750 giri, regime a cui corrisponde la massima potenza (il limitatore entra in funzione poco oltre, intorno ai 7000 giri). L’ESP (standard) include un efficiente controllo di trazione tarato per non soffocare l’esuberanza del propulsore. In ogni caso il sistema risulta interamente escludibile. La protezione passiva è affidata a un corredo standard di airbag, con quelli laterali a tendina offerti però solo come optional.