Opel GT 2.0

Opel GT

di Redazione

28.11.2008 ( Aggiornata il 28.11.2008 10:51 )

Prestazioni

Sovrasterzo di potenza? Premi il pulsante

Non è semplice giudicare il comportamento della Opel GT: tenendo un ritmo sportiveggiante ma non esasperato questa spider a trazione posteriore è facile e divertente da guidare, mentre più ci si avvicina al limite più diviene impegnativa e mostra qualche difetto “di gioventù”. La prima sensazione che si prova è quella di essere al volante di un kart, quasi attaccati al suolo: l’assetto è sportivo ma non particolarmente rigido, lo sterzo, abbastanza diretto, risponde prontamente e non crea problemi, mentre il sottosterzo in fase di entrata delle curve lascia spazio a un accenno di sovrasterzo, subito bloccato dall’elettronica, che però ha un’azione troppo brusca. Il tutto viene accentuato disinserendo il sistema di controllo elettronico della trazione e stabilità ESP, che prevede la doppia possibilità di sblocco: premendo una sola volta il pulsante posto sulla plancia viene eliminato solo il controllo della trazione e resta al conduttore una certa libertà di comportamento, con l’elettronica che rientra subito in azione non appena si superano limiti abbastanza ristretti. Premendo più a lungo il pulsante viene invece attivata la funzione “Competitive”, un nome che di per sè è tutto un programma. Le possibilità di far sbandare il retrotreno di potenza crescono nettamente, come del resto tutte le reazioni della GT, che può essere quasi guidata a briglie sciolte. Nelle situazioni estreme l’ESP torna peraltro parzialmente in attività, ma la sua azione è comunque sempre troppo brusca e non così progressiva da agevolare il controllo e rendere più piacevole la guida veloce. Perciò per mettersi al volante con intenti bellicosi senza il rischio di farsi prendere la mano bisogna essere dei veri “manici”. Altrimenti è meglio rinunciare e affidarsi all’elettronica. In quanto a potenza non ne manca: il 2 litri turbo risponde bene, con una progressione non rapidissima ai bassi regimi ma molto efficace oltre i 1700 giri. Lo spunto in accelerazione e ripresa è più che soddisfacente: si passa da 0 a 100 km/h in 5”93 (5”70 il dichiarato), mentre per salire da 40 a 80 km/h in quarta sono necessari 6”72, che diventano 13“43 in quinta. Nel rapporto superiore (non è prevista la sesta), bastano 9”03 per passare da 80 a 120 km/h.

AGGRESSIVA

Come è facile intuire i sorpassi possono essere affrontati con un buon margine di sicurezza, con una progressione nel complesso abbastanza pronta e incisiva. La velocità di punta rilevata, 235 km/h, viene raggiunta rapidamente ed è superiore di 6 km/h al dichiarato. Il tutto è accompagnato dal suono pieno e aggressivo del 4 cilindri, mentre la rumorosità resta entro livelli accettabili per una spider, specie fino a 130 km/h. Anche i fruscii e le turbolenze nell’abitacolo non risultano particolarmente fastidiosi fino a questa andatura, anche quando si viaggia con la capote aperta. Il limite dei 120 km/h è invece quello che segna il passaggio dei consumi da soddisfacenti, per una sportiva, a piuttosto elevati: viaggiando a questa andatura costante si percorrono infatti 11,308 km/litro, mentre se si sfruttano in pieno i 264 cv del 2 litri turbo le percorrenze superano di poco i 3 km/litro. Il cambio manuale a 5 marce, che consente innesti secchi e precisi, e lo sterzo servoassistito non mostrano particolari pecche, mentre delude l’impianto frenante a quattro dischi, autoventilanti davanti, che assicura spazi di arresto non eccezionali (38,7 metri a 100 km/h) e non ha una grande resistenza all’affaticamento. Il pedale risulta poi troppo duro nelle situazioni di emergenza e la GT tende a scomporsi con il retrotreno nelle frenate al limite.

Opel GT: in azione su strada

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