Opel GT 2.0

Opel GT

di Redazione

28.11.2008 ( Aggiornata il 28.11.2008 10:51 )

Rilevamenti e Tecnica

Concepita in Europa nata e cresciuta in USA

La GT ha tutto da vera sportiva, a iniziare dalla linea e dal nome, ripreso dalla popolare coupé Opel del 1968. Basta aprire il cofano ad apertura integrale, incernierato anteriormente, per capire che oltre all’estetica c’è la sostanza. Il motore Ecotec di 2 litri è un autentico gioiello: doppio albero a camme in testa, 16 valvole, fasatura variabile, due contralberi di equilibratura, iniezione diretta del carburante e turbocompressore a doppia girante con intercooler. Eroga 264 cv a 5300 giri e racchiude il meglio della tecnologia General Motors, o per meglio dire GM Powertrain, la divisione nata in seguito agli accordi con la Fiat e che ormai ha rotto ogni legame con la Casa italiana, ma dove continuano a lavorare tecnici e ingegneri provenienti dalla nostra industria automobilistica. Del resto la GT, sviluppata negli USA e prodotta a Wilmington, nel Delaware, assieme alla gemella Saturn Sky e alla “sorella” Pontiac Solstice, è stata ideata e disegnata in Europa, e più precisamente in Inghilterra presso il GM Advanced Design Studio. La Opel GT però può essere considerata a tutti gli effetti anche la sorella minore della Corvette, con la quale condivide la struttura del telaio in tubi idroformati, vale a dire piegati utilizzando la pressione dell’acqua, collegati al tunnel centrale con funzione portante. Anche varie parti della carrozzeria, come il cofano motore, sono realizzate con il sistema dell’idroformatura. Tutta la parte posteriore è in fibra di vetro rinforzata. L’ottima distribuzione dei pesi (51% sull’avantreno e 49% sul retrotreno), le sospensioni a ruote indipendenti a doppi bracci ad “A” in alluminio forgiato, il cambio manuale a 5 rapporti, il differenziale autobloccante sull’asse posteriore, i cerchi in lega da 18” e il sistema di controllo elettronico della trazione e della stabilità sono fra i punti di forza della GT.

Un bel progetto, sviluppato facendo attenzione ai costi

Non deve essere facile il compito dei progettisti quando gli viene chiesto di realizzare una roadster che il pubblico deve ammirare, ma il cui prezzo deve essere concorrenziale, quasi come quello di un’utilitaria. È questo il compito che è stato affidato ai tecnici e ai designer GM: il risultato è ottimo, a parte alcune scomodità, come la mancanza di vani portaoggetti, che forse potevano essere eliminate. I materiali sono “poveri”, ma solo gli automobilisti più smaliziati avvertono effettivamente certe lacune.
Opel GT: vista motore

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