Mazda 2 1.3 Fun

mazda 2 1.3 Fun

di Redazione

28.11.2008 ( Aggiornata il 28.11.2008 10:51 )

Presentazione

In principio era la 121, un clone della Fiesta che a metà anni Novanta, al posto dell’ovale Ford, si portava a spasso il logo Mazda. Poi è venuta la 2, sempre la solita Fiesta marchiata Mazda ma stavolta, almeno, nobilitata da una carrozzeria differente e monovolumeggiante. Oggi ecco qui la nuova Mazda 2. Un modello totalmente inedito che non solo non ha niente da spartire col passato e con l’attuale piccola Ford, ma rappresenta addirittura le sue prossime fondamenta. Il Gruppo Ford ha deciso infatti di cambiare registro e mettere nelle mani dei giapponesi l’ingegnerizzazione delle proprie utilitarie: la nuova 2, appunto, e la futura Fiesta della quale ha anticipato le forme la recente concept Verve. Una carriera fenomenale, insomma, per quella che oggi può essere definita la prima vera alternativa valida della Mazda alla varie Punto, Corsa, 207, Yaris e via via tutte le altre.

Nasce quindi in Giappone, dove si chiama Demio, e la sua progettazione è partita da un foglio bianco. Ciò ha permesso di definire senza compromessi due punti chiave: un design piacevole, dote che mancava a tutte le precedenti utilitarie Mazda, e una scocca leggera. Quanto al primo punto, si può affermare senza troppi scrupoli che l’obiettivo sia stato raggiunto: la Mazda 2 è finalmente gradevole, equilibrata, piuttosto originale e pure dinamica, merito dei passaruota anteriori molto marcati — introdotti sulla sportiva RX-8, difatti il designer è lo stesso — e dei fianchi posteriori ben scolpiti. Certo, qualche reminiscenza della connazionale Yaris può giungere alla mente. Ma non si può negare che il risultato complessivo sia riuscito. In merito al secondo punto, quello della massa, Mazda è ricorsa all’impiego di acciai ad alta e altissima resistenza per la scocca e ha potuto ottimizzare qualsiasi componente in chiave peso, proprio grazie al fatto che il progetto nasce da zero. Ecco dunque che la Mazda 2, come quasi nessun’altra nella categoria, riesce a contenere la sua massa sotto la tonnellata (955 kg quella a vuoto), a tutto vantaggio della maneggevolezza, dei consumi e delle emissioni. Obiettivi che, come approfondiremo più avanti, sono stati centrati soltanto a metà: maneggevole lo è eccome, ma così parca nei consumi no. Almeno nel caso del 1.3 a benzina da 86 cavalli che abbiamo provato. È uno dei due propulsori attualmente a disposizione (l’altro è un 1.5 da 103 cv, ma c’è anche questo 1.3 con 75 cv) in attesa che arrivi il 1.4 turbodiesel da 68 cv di origine Ford.

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Design
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