Dentro come fuori, la berlina della
Opel si presenta con un design ricercato e soprattutto omogeneo, vedi il “baffo” che segna la parte bassa della fiancata, o il giro senza soluzione di continuità che accomuna la plancia e i pannelli laterali. Qui spicca il profilo a freccia del maniglione in Abs cromato, materiale che si ritrova in numerosi elementi: dalle cornici del quadro strumenti agli anelli che circondano il comando luci, alla piastra attorno alla leva del cambio. Anche all’interno, in sostanza, il look è distante anni luce dalle forme del passato, ispirate in tutto e per tutto alla razionalità, senza alcuna concessione all’immagine.
Di pari passo con l’aspetto estetico sono cresciute la qualità esecutiva e gli equipaggiamenti disponibili. Vero è che molte soluzioni sono offerte a richiesta, anche nel caso dell’allestimento di punta, denominato Cosmo, che accompagna la vettura in prova. Va comunque sottolineato che è possibile arricchire l’Insignia con sedili ventilati, telecamera di rilevamento dei segnali stradali, avvisatore di cambio di corsia, sistema di parcheggio automatico, fari adattivi di nuova generazione capaci di offrire diverse configurazioni del fascio luminoso a seconda delle condizioni di impiego e della velocità.
L'addio alle forme squadrate del passato appare riuscito. Ma l’accesso ai sedili posteriori è sacrificato al design
Accessori da ammiraglia, o quanto meno da modelli di caratura ben superiore a quelli con cui la
Opel è solita confrontarsi. La presenza di dotazioni del genere finisce ovviamente per spostare in qualche misura verso l’alto un prezzo che nei valori di base non rinuncia all’abituale competitività della marca di Rüsselsheim, fattore irrinunciabile per permettere all’Insignia di combattere ad armi pari con
Mondeo,
Laguna e simili, e di conservare un minimo di vantaggio nei confronti della
Passat, tradizionale leader della categoria. Chiaramente, i clienti privati si dedicheranno soprattutto alla wagon, il cui debutto è previsto nel giro di un paio di mesi, mentre la berlina è come d’abitudine destinata in primo luogo alla conquista delle flotte aziendali. In un caso come nell’altro, fra progressi nell’immagine e possibilità di accedere a un corredo tecnologico non comune, per la Opel si aprono spazi che le mancavano da tempo, al di fuori delle vetture di piccola taglia.