  <div class="bott_leggi_e_scrivi">    <a href="https://www.auto.it/cerca/listino/nuovo?modello=568&prezzo=0&consumo=0&marca=18&segmento=0&cilindrata=0&alimentazione=0">          </a>  </div>  <br />  <br />Una citycar da poco presentata, fresca di progetto e dall’aspetto civettuolo: questa è la <b>Suzuki Alto</b>. <br />Nel più rifinito dei tre allestimenti disponibili, il GLX, la Alto ha un prezzo in assoluto non basso (10.890 euro) ma, oltre che allineato con le rivali di categoria, giustificato da una<b> dotazione molto ricca</b>, difficilmente riscontrabile tra le citycar: sei airbag, ESP, clima manuale, cerchi in lega, radio/CD. <br />Andiamo a vedere com'è e come va.

La <b>Alto</b>, specie nella vista anteriore, ha un aspetto sbarazzino e piacevole. <br />La lunghezza di 3,50 metri la pone di diritto nella categoria delle citycar.<br /><img src="https://cdn.auto.it/images/2009/06/01/c_3_media_820156_immagine.jpg" alt="Suzuki Alto 1.0 GLX" title="Suzuki Alto 1.0 GLX" />

<h1>&Egrave; strettina ma si regola bene</h1>Sulla Alto i centimetri sono pochini, mettendo in difficolt&agrave; i pi&ugrave; alti. Per&ograve; i registri sul lato esterno sono i pi&ugrave; comodi del lotto. Un po&rsquo; approssimativo, specie nella parte bassa, il confezionamento dei sedili. I cui appoggiatesta integrati non compromettono la visibilit&agrave; in manovra. Il comando degli alzavetri destro &egrave; solo sulla porta corrispondente: per raggiungerlo, il guidatore &egrave; costretto a contorcersi. <h1>Contagiri fuori e tanti ripostigli</h1>Realizzata con plastiche rigide ed economiche, la plancia della Alto si fa apprezzare per l&rsquo;ampia disponibilit&agrave; di portaoggetti, ideale per un&rsquo;auto spesso destinata alle commissioni urbane: un ampio marsupio davanti al passeggero capace di contenere anche una borsa, un vano davanti al cambio, un ripiano (che sfrutta la retroilluminazione dei comandi del climatizzatore) nella consolle, vani (bench&eacute; sottili) sulle porte. Il contagiri fuori dal quadrante principale della strumentazione riprende quanto gi&agrave; visto su C1, 107, Aygo e alcune Mini. Il condizionatore manuale &egrave; semplice, con tanto di ricircolo a leva. La portata &egrave; per&ograve; pi&ugrave; che sufficiente in relazione ai volumi da trattare. <h1>Il trasporto non &egrave; il suo forte</h1>Il vano bagagli ha un volume limitato (appena 129 litri in versione quattro posti), e questo &egrave; comprensibile per una macchina di 3 metri e mezzo. Pi&ugrave; criticabile la scelta dello scalino di 17 cm tra piano di carico e bordo del portellone. Inoltre la cappelliera non ha le cordicelle: quando la si solleva manualmente l&rsquo;interferenza con il carico la fa regolarmente uscire dai perni (troppo corti) che la sostengono. Una volta abbassato lo schienale separato i litri diventano 367 ma il vano non &egrave; piatto. Il portellone &egrave; apribile dall&rsquo;interno per&ograve; da fuori non esiste una maniglia: serve la chiave. Delle tre, &egrave; per&ograve; la sola con il battivaligia. <h1>Con i compassi disegni l&rsquo;aria fresca</h1>Lo spazio per chi viaggia dietro, come pure l&rsquo;accessibilit&agrave;, sono adeguati in relazione alle dimensioni: la Alto &egrave; l&rsquo;unica del gruppo omologata a quattro posti. Per il ricambio d&rsquo;aria bisogna affidarsi al buon cuore dei passeggeri anteriori chiedendogli di mettere al massimo il ventilatore: come su Aygo &amp; Co., il convento non passa che i vetri a compasso. Apprezzabili i vani sulle porte: ci sta anche una bottiglietta da mezzo litro.<br /><br /><img src="https://cdn.auto.it/images/2009/06/01/c_3_media_820173_immagine.jpg" alt="Suzuki Alto 1.0 GLX" title="Suzuki Alto 1.0 GLX" />

Un difetto la Suzuki Alto ce l'ha nello sterzo,un comando vuoto in mezzo e dunque abbastanza lento. Ma &egrave; un problema, questo riscontrato, che si nota soprattutto uscendo dalle mura, all&rsquo;interno delle quali la piccola giapponese capitalizza le ridotte dimensioni e la leggerezza in una invidiabile agilit&agrave;. <br />Peccato che il comparto trasmissione non sia all&rsquo;altezza del motore: ruvido come tutti i tre cilindri ma elastico e brillante (ha la maggiore potenza specifica ed &egrave; anche quello che gira pi&ugrave; in alto dei tre), il suo mille deve lottare con un cambio dagli innesti legnosi e con una certa mancanza di trazione che specie sui fondi viscidi rende indispensabile la presenza del controllo elettronico, non a caso di serie. La stessa elettronica limita gli effetti dell&rsquo;alleggerimento del retrotreno in rilascio, comunque mai eccessivi in parte anche per via dell&rsquo;assetto rigido. <br />La piccola cilindrata, il peso piuma, la sezione frontale ridotta e la valida aerodinamica (Cx 0,30) premiano la Alto in ogni contesto. Notevole la velocit&agrave; massima riscontrata, <b>159 km/h</b> e molto buona anche la percorrenza: <b>18 chilometri con un litro </b>sono un traguardo concreto.<br /><img src="https://cdn.auto.it/images/2009/06/01/c_3_media_820163_immagine.jpg" alt="Suzuki Alto 1.0 GLX" title="Suzuki Alto 1.0 GLX" />

La <b>Suzuki Alto</b> &egrave; prodotta in India, negli stabilimenti Maruti, per limitare i costi. <br />E questo nonostante sia un progetto comune con un altro costruttore giapponese, la Nissan: la Pixo, di prossima introduzione sul mercato, ne rappresenta infatti la copia conforme. <br />Raffinato il mille Suzuki: <b>tre cilindri, bialbero a quattro valvole per cilindro</b>: <b>103 g/km di CO2</b>. <br />La Alto ha un sistema di collegamento al suolo semplice e datato: un ponte rigido con due puntoni longitudinali e una barra di accoppiamento trasversale. L&rsquo;abbinata dei freni &egrave; dischi anteriori e tamburi posteriori.<br /><img src="https://cdn.auto.it/images/2009/06/01/c_3_media_820172_immagine.jpg" alt="Suzuki Alto 1.0 GLX" title="Suzuki Alto 1.0 GLX" />

Suzuki Alto 1.0 GLX

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