Mercedes E 350 CDI AMG

Non dev'essere facile il mestiere della Classe E: ha alle spalle otto generazioni che hanno servito dodici milioni di clienti. Ma soprattutto è la Mercedes per eccellenza, il modello più rappresentativo di Stoccarda. Che ha dunque l’onere di dover garantire elevati standard di qualità, confort, sicurezza. Non dev’essere nemmeno facile realizzarla, un’auto del genere. Migliorare ed evolvere un classico pur vincolati da un concetto estremamente tradizionale, quello della tre volumi che impone di non sconfinare da un recinto ben delimitato. Il risultato è una vettura che, stilisticamente, nasce nel segno della continuità con la precedente. A partire dai quattro fari, che da quattordici anni sono il segno distintivo della Classe E.
Ma la loro forma abbandona i tratti tondeggianti in favore di linee più nette e squadrate, un motivo che caratterizza l’intero design della vettura rendendola più muscolosa di prima. Più dinamica, se vogliamo. Specie nel caso della vettura del nostro test, etichettata Avantgarde AMG. Che si distingue dagli allestimenti più classici attraverso il paraurti anteriore più sportivo, la calandra con tre lamelle nero lucido, le ruote da 18 pollici del reparto sportivo. E per le luci diurne a led nella parte inferiore del paraurti, mentre i diodi dei gruppi ottici posteriori, comuni a tutte le Classe E, rendono il modello immediatamente riconoscibile di notte.

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