Jeep Patriot 2.0 Turbodiesel DPF

Jeep Patriot  2.0 Turbodiesel DPF

di Redazione

01.06.2009 ( Aggiornata il 01.06.2009 16:18 )

Design

Le migliorie apportate colmano in gran parte questo neo, conferendo all’insieme non solo un aspetto più gradevole, ma anche meglio allineato ai gusti sofisticati del pubblico europeo (e italiano in particolare) rispetto a quelli degli americani. Assieme ai nuovi arredi sono poi arrivati degli interventi tecnici per assicurare un ulteriore perfezionamento delle sensazioni acustiche. Questo nonostante già sulla prima versione l’insonorizzazione fosse di buon livello. Per il resto,la Patriot resta assolutamente fedele a se stessa. Non ha mutato di una virgola le linee esterne, né tanto meno la meccanica.
Quanto al listino, seppur ritoccato verso l’alto, resta tra i più appetibili dell’intero segmento SUV: la Limited (allestimento top di gamma) oggetto della prova viene infatti proposta a poco più di 27mila euro. accessori a pagamento sono offerti a un prezzo contenuto. In particolare la combinazione che comprende navigatore satellitare integrato ed hi-fi Boston Acoustics (entrambi pregevoli per qualità e resa). Peccato che tra le opzioni manchino cambio automatico, climatizzatore automatico e sensori di parcheggio.
La garanzia è quella standard europea, biennale con chilometraggio illimitato. Caratterizzata, fuori, da un look muscoloso la Patriot soprende ora con un abitacolo non più tutto spigoli ma ingentilito da curve che nell’insieme non stonano. La plancia, seppur sempre priva di rivestimento superficiale gommato, presenta un inedito cruscotto e una consolle centrale impreziosita da finiture cromate e bocchette di aerazione circolari pregevoli (anche se per la verità non troppo pratiche). Più in basso, lo spazio per piccoli oggetti appare meglio organizzato, così come assolutamente funzionale risulta il nuovo bracciolo centrale scorrevole, ribaltabile oltre che dotato di un vano interno e di un profondo pozzetto inferiore. Impreziositi anche altri dettagli, in particolare i pannelli delle porte che adottano differenti rivestimenti.
Nel complesso, la qualità dell’abitacolo evidenzia un importante passo avanti, anche se la vocazione alla concretezza della vettura è rimasta inalterata. Lo spazio a disposizione è quello di sempre: risulta molto accogliente per quattro persone e offre un bagagliaio più che sufficiente. Sotto il profilo della guida, comportamento del validopropulsore turbodiesel Volkswagen assicura prestazioni e fruibilità, soprattutto grazie alla notevole prontezza di risposta alla sollecitazioni dell’acceleratore. Quest’ultima è forse la dote che più contraddistingue il due litri tedesco. La Patriot è dunque scattante assicurando una marcia decisamente briosa e piacevole, in relazione alle caratteristiche della vettura. L’assetto è infatti un buon compromesso tra tenuta di strada, salda e affidabile, e capacità di assorbimento, ben calibrata e in grado di assicurare un confort “senza fronzoli”, ma di qualità. Il tutto in presenza di consumi di carburante più che accettabili.
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