Audi A5 Cabriolet 2.0 TFSI

Audi A5 Cabriolet 2.0 TFSI

di Redazione

29.07.2009 ( Aggiornata il 29.07.2009 12:26 )

Prestazioni

Piacere puro. Ci sono cabriolet più sportive, più compatte, dotate di tetto pieghevole rigido, ma certo è che la A5 convertibile procura una rara sensazione di benessere, riconducibile non tanto a un aspetto specifico, quando al raffinato equilibrio e alla sofisticata integrazione con le quali si correlano tra loro le componenti della vettura. L’accoglienza la fa da padrona: spazio in abbondanza, postura di guida personalizzabile al millimetro grazie a regolazioni molto ampie, tanto del sedile quanto dello sterzo, strumentazione e comandi (anche quelli secondari) agevoli e ben studiati.
Questi ultimi permettono di tenere tutto sotto controllo anche se richiedono un minimo apprendistato stante la loro complessità globale. In movimento, e per una volta partiamo dal confort, una delle caratteristiche che più si apprezza è l’isolamento dell’abitacolo riconducibile anche alla notevole qualità della capote insonorizzata (uno dei tanti optional). Questo gioiello in tela ed espanso davvero efficace rende l’atmosfera a bordo ovattata, quasi da carrozzeria chiusa. Il “quasi” è d’obbligo solo perché incrociando altri veicoli si avverte leggermente di più il rumore del loro passaggio.
La meccanica, poi, risulta pressoché isolata e il fruscio aerodinamico anche ad andatura sostenuta si mantiene su livelli assolutamente contenuti. Come confermato dai decibel registrati nei nostri rilevamenti fonometrici. E le buone sensazioni non cambiano a vettura scoperta, merito della praticità d’uso della capote e del raffinato sistema di isolamento dalle turbolenze aerodinamiche, valido anche senza montare il frangivento. Per quello che riguarda le doti dinamiche bisogna ammettere che sullo sconnesso si avvertono le consuete oscillazioni di tutte le cabriolet, ma in questo caso sono di intensità assai ridotta.
E, quel che più conta, non interferiscono sulla manegevolezza della A5 Cabriolet, in grado di adattarsi ai più differenti stili di guida. L’assetto standard, quello della vettura in prova, “tonificato” per l’occasione da cerchi da 18” con coperture maggiorate, assicura un notevole isolamento dal fondo stradale ed evidenzia il certosino lavoro di controllo effettuato su rollio e beccheggio, che risultano entrambi davvero ridotti. Si tratta di qualità intrinseche che permettono di guidare in souplesse senza tuttavia perdere sensibilità e precisione.
L’inserimento in curva risulta sempre pronto, reattivo, efficace. Passare da un’andatura rilassata a una decisamente sportiva, che magari scatta d’istinto in prossimità di un paio di belle curve, non comporta alcuna difficoltà: la A5 Cabrio fa subito quello che le si chiede. Concorrono un sottosterzo che rimane modesto anche forzando il ritmo e uno sterzo ben tarato, in grado di assicurare la precisione e il giusto grado di “presenza” in ogni situazione. Con un equilibrio e una stabilità invidiabili. La raffinata motorizzazione 2.0 TFSI non sarà certamente la più diffusa, ma sulla A5 Cabriolet si trova particolarmente a suo agio. Per le sue qualità di erogazione, corroborate da un funzionamento regolare, raffinato e rotondo. Non soltanto la coppia massima risulta costante tra 1500 e 4200 giri, ma lo stesso picco di potenza è “piatto” tra 4300 e 6000 giri: caratteristiche che assicurano una guida dinamica con poco sforzo.
Già poco oltre il minimo si dispone di una spinta corposa e decisa, pienamente sfruttabile anche con una marcia alta innestata, a tutto vantaggio del confort di marcia. Se si decide di puntare a sensazioni più vivaci, questo motore turbo a iniezione diretta sfoggia un timbro sonoro più metallico e corposo che ben si sposa con una spinta che diviene decisa, nonostante la presenza di rapporti tendenzialmente lunghi (la sesta marcia è di riposo). Le prestazioni, certificate da uno scatto 0-100 km/h sotto gli 8” con una uscita dal km a quasi 193 km/h non deludono di certo.
La punta massima di 240 km/h viene raggiunta in quinta, oppure in sesta col regime limitato a 4500 giri. Per una guida ancora più sportiva servirebbero forse rapporti intermedi più ravvicinati con una sesta di potenza, ma finirebbero per incidere negativamente su silenziosità di marcia ed economia d’esercizio. I consumi, per una volta, non intimoriscono: hanno “numeri” ampiamente accettabili. Ovvero: quasi 12 km/litro in extraurbano, poco sopra gli 11 in autostrada, più di 9 in città. Merito anche del sistema start/stop previsto di serie (il motore si spegne e riaccende da sé in sosta al semaforo) e dell’impianto di recupero dell’energia in frenata (provvede ad alimentare la batteria riducendo il lavoro del generatore) e, perché no, dell’indicatore inserito nella strumentazione che suggerisce i cambi marcia adatti per ottimizzare i consumi.
Audi A5 Cabriolet 2.0 TFSI

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