BMW X1 xDrive 23d: speedy SUV

BMW X1 x Drive 23d: speedy SUV

di Redazione

29.03.2010 ( Aggiornata il 29.03.2010 15:37 )

Prestazioni

Tra le tante qualità che contraddistinguono le BMW, c’è senz’altro quella di infondere al guidatore un’immediata sensazione di potenza, di comando, di dinamismo: è forse quel che più piace agli affezionati della marca. E questa dote non manca anche alla compatta X1, nata come si suol dire sotto la buona stella. O meglio, temperata dalle sapienti mani degli ingegneri bavaresi per assaporare anche in formato “ tascabile” le particolari caratteristiche dinamiche della serie X, famiglia di Suv dai tratti marcatamente dinamici e sportivi. La vettura di prova, la turbodiesel più potente in gamma ( 23d) con trazione integrale xDrive, beneficia in primo piano di un mordente dinamico fuori dalla portata della gran parte della concorrenza diretta e non solo, in virtù di coppia e potenza quanto meno generose e combinate a un peso che rimane entro soglie accettabili, benché nettamente superiore a quello dichiarato: 1729 kg effettivi a fronte dei 1595 promessi. Ne scaturiscono prestazioni invero brillanti che di per sé possono già quasi valere il “ prezzo del biglietto”.
Tuttavia, come quasi sempre accade sulle vetture bavaresi, è la dinamica di marcia a fornire le maggiori soddisfazioni. La vettura provata monta l’assetto standard, che già di per sé presenta una taratura decisamente improntata alla sportività seppur a scapito di uno spicchio di confort: ne deriva un’immediata “ presenza” al volante non appena si segue la prima curva, confortata da una tenuta esemplare – col contributo attivo della gommatura maggiorata su cerchi da 18 pollici – e un’ottima sensazione di controllo al volante, comando quest’ultimo piuttosto diretto e preciso.
I più maliziosi, spinti dalla “ verve” del motore, sono senza dubbio invogliati a cercare appoggi più decisi e maggior velocità in curva: in questo caso, la X1 mostra un pizzico di coricamento laterale in più del voluto, che si combina a un sottosterzo maggiormente evidente in uscita di curva nonostante l’eccellente resa della trazione integrale che in questo frangente privilegia il retrotreno. Ai piloti più aggressivi suggeriamo senza dubbio l’opzione dell’assetto sportivo, seppur al prezzo di un ovvio peggioramento della capacità di assorbimento. Opzione oltre tutto ampiamente abbordabile ( 350 euro appena) e combinata alla funzione elettronica Performance Control, che utilizza la frenatura sulle singole ruote ( la gestione è integrata in quella che regola tutti gli altri controlli, trazione 4x4 compresa) per ridurre la tendenza ad allargare col muso. Ottenendo un effetto similare, ma più raffinato e versatile, che realizza un differenziale autobloccante posteriore.
Seppur in versione standard, la X1 resta ad ogni modo un Suv dal dinamismo di razza, capace di soddisfare anche le voglie più sportiveggianti della maggior parte della clientela. Il tutto, combinato a stabilità, precisione e tenuta invidiabili. L’equilibrio del mezzo è tra le qualità altrettanto in vista e contribuisce a una piacevole sensazione di facile controllo che non abbandona mai il conducente. Nemmeno in situazioni di emergenza, grazie a un’elettronica sofisticata che arriva a dosare anche la frenata in curva nella maniera ottimale per non scomporre il veicolo. A proposito di frenata: il pedale offre un feeling di ottima qualità, mentre l’impianto mette in campo potenza e dosabilità eccellenti sottolineati da spazi di arresto davvero molto contenuti.
Del motore si è accennato già, per quanto attiene a potenza e coppia: ma non guasta ricordare che le sue qualità maggiori sono legate in special modo alla bontà dell’erogazione, prontissima già dal minimo, docile e progressiva quanto rotonda da 800 a quasi 5000 giri. L’insieme è gestito con pari efficacia dal cambio automatico con convertitore di coppia, assai rapido nei passaggi marcia e dotato di un feeling di ottima qualità, grazie al blocco tempestivo del convertitore a ogni cambiata che rende ottimamente la sensazione di una trasmissione diretta, senza eccessivi trascinamenti. Ottime le palette di selezione al piantone: ma si pagano a parte. Certo, la velocità di reazione, pur eccellente, non può reggere l’immediatezza di soluzioni tecniche più avanzate come il cambio a doppia frizione, che su una vettura di queste doti sarebbe ancor più indicato. Lo scatto da fermo è però ugualmente incisivo: appena 7”2 per toccare i 100 km/ h e uscita dal km a 181,2 km orari. Altrettanto incisive, come accennato, le riprese, con la reattività del motore che a mezzo gas non richiede nemmeno scalate tempestive al cambio automatico per ottenere variazioni d’andatura incisive. Quanto al confort, ci si deve accontentare di un molleggio morbido sulle asperità meno evidenti, più nervoso su quelle marcate; l’insonorizzazione della meccanica è di qualità, quella aerodinamica lascia via via spazio ai fruscii ( specie dovuti al rotolamento dei pneumatici) alle andature superiori. Più che discreti i consumi, tenuto conto del motore esuberante con cambio automatico: in autostrada si sfiorano i 13 km/ litro, in città ci si accontenta di “ vedere” i 9 km/ litro.
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