Audi R8 V10 5.2: il toro con gli anelli

Audi R8 V10 5.2: il toro con gli anelli

di Redazione

29.03.2010 ( Aggiornata il 29.03.2010 15:37 )

Interni

Avvolti dal design monoposto

La plancia, identica a quella della V8, sfoggia il convincente design “monoposto”: a partire dal tunnel centrale, una linea a mezzaluna abbraccia il volante, passa sulla sommità degli strumenti e si raccorda al pannello portiera (in basso a destra), fornendo la piacevole sensazione di avvolgimento.
Ineccepibile la posizione di guida, bassa e infossata come si conviene a una sportiva. Un po’ piccoli, invece, i paddles al volante del cambio R tronic.

Stai comodo in rettilineo e non scivoli in curva

I sedili sono un eccellente compromesso fra comodità e contenimento laterale: la schiena sopporta lunghi viaggi, non ci si sente costretti in larghezza come con i sedili a guscio ma al tempo stesso, in curva, il corpo non scivola. Sotto, il pozzetto anteriore da 100 litri; ce ne sono altri 90 a disposizione dietro i due sedili.

Gli strumenti la dicono lunga

A sinistra, la strumentazione sportiva con fondoscala a 10.000 giri e 350 km/h; poco identificabile all’interno del display, però, la marcia inserita. Dietro la leva del cambio R tronic ci sono i tasti di gestione: il pulsante Sport che accorcia i tempi di cambiata, il tasto per irrigidire le sospensioni Magnetic Ride, quello per disattivare l’ESP (in due stadi fino all’esclusione totale) e per sollevare manualmente l’ala posteriore.


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