Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo 170 cv

Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo 170 cv

di Redazione

05.05.2010 ( Aggiornata il 05.05.2010 12:44 )

Prestazioni

MANETTINO DNA
Telemetria sul display
Il sistema DNA è di serie, il navigatore a scomparsa con display ribaltabile no ( costa 1.800 euro, per la cronaca). Ma nel caso della Giulietta c’è una ragione di più per acquistarlo: le schermate che si rendono disponibili quando si utilizza la vettura in modalità Dynamic, che potremmo definire di telemetria. Una è dedicata all’apertura del gas e all’intensità della sovralimentazione, riportate sotto forma di barre grafiche. L’altra indica, sempre in forma grafica, l’intensità istantanea delle accelerazioni frontale e laterale, espresse in frazioni di G.
La schermata riportata sopra, a destra, riassume invece le regolazioni selezionate attraverso il DNA, peraltro organizzate “ a pacchetto”: non è prevista, insomma, la possibilità di modificare singolarmente le regolazioni, fra “ sportive” e non.

Ripresa pronta, anche perché la scala dei rapporti prevede un finale piuttosto corto. Il cambio, a proposito, fa notare sensibili progressi rispetto al passato: movimenti brevi, innesti precisi e secchi, sincronizzazione capace di reggere con disinvoltura anche scalate a regimi innaturali. Per contro, in rilascio vien fuori un po’ di sonorità parassita. Ma dal punto di vista della guida accompagna al meglio la gestione di una vettura che ispira confidenza da subito, e da subito invoglia ad alzare il ritmo. Lo sterzo, per esempio, trasmette una buona sensazione di contatto con la strada ed è pure pronto e progressivo.
E l’assetto risulta bello piatto, per una gestione precisa ed efficace delle traiettorie. Nella guida impegnata è preferibile optare per la modalità Dynamic: il gas risponde con prontezza, lo sterzo acquista più carico (fin troppo, specie per gestire con precisione le lievi variazioni d’angolo richieste dalle curve veloci) il differenziale elettronico cancella il sottosterzo e permette di tenere la corda senza dover correggere, il controllo della stabilità diventa meno intrusivo. Cambia anche la consistenza del pedale del freno, precaricato al fine di offrire una risposta immediata, ma non per questo priva della dovuta gradualità. Peccato solo per la relativa cedevolezza di spalla delle gomme standard (16”) che toglie un po’ di immediatezza all’inserimento e di consistenza all’appoggio: chi cerca il meglio, farà bene a puntare sul Pack Sport. Del resto, in Alfa non fanno mistero che, oltre una guida all’altezza delle tradizioni, nella configurazione di base la Giulietta punta a sfidare il meglio della concorrenza anche sul fronte del comfort. Con risultati apprezzabili: la scocca si rivela molto composta sullo sconnesso e le sospensioni, nonostante le concessioni quasi nulle a rollio e beccheggio, digeriscono bene rallentatori e simili. Quanto al rumore, si apprezza la sostanziale eliminazione del rotolamento e il contenimento dei fruscii aerodinamicie. Resta invece piuttosto evidente quello del motore: sempre che lo si consideri un disturbo.
Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo 170 cv

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