Lotus Evora. Vince la maneggevolezza

Lotus Evora 3.5 V6. Formula....Evora

di Redazione

28.06.2010 ( Aggiornata il 28.06.2010 12:21 )

Design

 Ma in quanto a prezzo, l’inglese non si fa mancare nulla: di listino costa 62.854 euro, duemila euro meno della Cayman e circa 20mila più della Nissan. Ma quella che vedete qui, praticamente full optional, sfiora gli 80mila. Un po’ troppi, sinceramente, per giustificare quella panchetta posteriore in più delle rivali (che peraltro si paga a parte 3.538 euro!) che elevano la Evora al rango di 2+2, anche se di fatto due persone dietro non ci stanno e perciò il divanetto funge solamente da estensione del vano bagagli, nulla più. Insomma, razionalmente bisogna far bene i propri conti: se volete un’Evora vi tocca spendere come una Porsche oppure, se preferite, vi costerà un terzo in più di una Nissan “Zeta”.
Con la consolazione, almeno quella, che la missione di coniugare un maggior “borghesismo” a un sano dinamismo all’inglese, la Evora riesce ad assolverla piuttosto bene. L’atmosfera di bordo, intanto, è un po’ meno spartana rispetto a quella delle Lotus più piccole: c’è una certa cura sia nella scelta dei materiali (tutta pelle rifinita a mano, ottimo tessuto per il padiglione), sia nell’arredo, con Led che irradiano luce soffusa di notte piuttosto che finiture e pulsanti in vero metallo.
Anche la posizione di guida, ad esempio, è meno estrema: è stata rialzata per favorire il sali-scendi dall’auto; c’è però la grave pecca di una pedaliera disassata a destra e priva del supporto per il piede sinistro, sistemazione che alla lunga stanca.
Su strada ti accorgi che il comparto sospensioni concede poco al rollio ma al tempo stesso smorza a dovere le imperfezioni. Il che, associato a una buona silenziosità, rende la Evora adeguatamente confortevole anche in caso di lunghi spostamenti. Ma quando arrivano le curve, percepisci che lo spirito Lotus è vivo e vegeto: i cambi di direzione sono agilissimi, i movimenti della scocca sono contenuti e il sottosterzo è un termine assente dal vocabolario della Evora. È invece presente il sovrasterzo, se staccate il controllo di trazione (l’ESP non c’è), ma sempre ben gestibile e progressivo. Un telaio in gran forma, dunque, che fa apparire pochini quei 280 cavalli erogati in maniera abbastanza soft. La Evora, insomma, portebbe essere la macchina ideale per un weekend al Nürburgring: puoi farti i duemila km di viaggio senza spaccarti la schiena con le valigie al seguito al contrario di una Exige. E una volta dentro, godi lo stesso.
 

Lotus Evora - prova su strada

  • Link copiato

Lotus Evora. Vince la maneggevolezza

Torna su

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese