Opel Meriva 1.4 Turbo, spazio aperto

Opel Meriva - Prova su strada

di Redazione

13.10.2010 ( Aggiornata il 13.10.2010 16:29 )

Rilevamenti e Tecnica

Di solito le monovolume “piccole” (virgolette d’obbligo, se tra un paraurti e l’altro ci sono 4 metri e 28 centimetri) nascono sul pavimento della corrispondente berlina di segmento B. La Meriva 2 spariglia però le carte, affidandosi al pianale (con passo opportunamente ridotto da 2705 a 2644 mm) dell’altra e più grande monolume di famiglia, la Zafira. Di cui evidentemente la nuova Meriva copia fedelmente le architetture di base, con scelte peraltro convenzionali: sospensioni anteriori McPherson ancorate a sottotelaio e posteriori ad assale torcente e il ritorno — questo sì, non scontato — a una servoassistenza di tipo elettroidraulico dopo quella, totalmente elettrica, della generazione precedente. Il 1.4 Ecotec comune all’Astra è un piccolo turbo a benzina che nella sua versione più potente, quella da 140 cv oggetto della nostra prova, è associata a un cambio a sei rapporti: il 120 cv — come pure il 100 cv aspirato — ha invece cinque sole marce. Degni di nota il variatore di fase sui due assi e la coppa dell’olio in alluminio associata a un tradizionale basamento in ghisa.
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