XJ 3.0 D, lusso cattivo

La linea inconsueta taglia nettamente col passato.

di Redazione

29.03.2011 ( Aggiornata il 29.03.2011 16:08 )

Design

La gamma XJ prevede, al momento, due motori: il V6 3 litri biturbodiesel da 275 cv dell’esemplare in prova, che in Italia rappresenta l’asse portante delle vendite, e il V8 a benzina di 5 litri, disponibile in versione aspirata da 385 cv o sovralimentata da 510 cv. Gli allestimenti sono tre, a livello crescente di completezza: Premium Luxury, Portfolio e Supersport.
Considerando anche le varianti a passo lungo, le XJ in vendita in Italia sono 12, con prezzi che vanno da 85.350 a 144.850 euro e che, mediamente, sono superiori a quelli di Audi e BMW: evidentemente alla Jaguar hanno così fiducia nella loro ammiraglia da non aver ritenuto opportuno ricorrere a un listino particolarmente invitante.
Va doverosamente segnalato che, da quando è stata presentata nell’aprile del 2010, la XJ ha riscosso plausi e premi dalla critica specializzata, che ha valutato molto positivamente la volontà della Jaguar di dire qualcosa di nuovo e anche il mercato ha risposto positivamente. Per valutarne l’impatto in modo più pragmatico, però, occorrerà attendere che si attenui l’effetto novità e che l’assetto del settore delle auto di lusso torni ai livelli ante-crisi.
Un ottimo viatico per la carriera della XJ, comunque, è anche il risultato di un’indagine condotta in Usa dalla JD Power nel 2010, che ha classificato la Jaguar come marchio leader nella soddisfazione del cliente tra i marchi di lusso davanti a Cadillac, Mercedes, Lincoln, Lexus, Land Rover, Porsche e BMW. E là, su certe cose, non si scherza affatto.
La linea inconsueta taglia nettamente col passato.

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