Toyota GT 86, emozioni vintage

Rilevamenti e Tecnica

Secondo le migliori tradizioni industriali, i costi di progetto e sviluppo sono stato divisi opportunamente fra Toyota e Subaru per la loro più recente coupé sportiva, battezzata rispettivamente GT86 e BRZ, distinte fra loro da alcuni elementi soprattutto estetici.

Il che non toglie si tratti di una vettura comunque particolare e con molti dettagli inediti. Il cambio, per esempio, è un 6 marce manuale (c’è in alternativa quello automatico) con rapportatura specifica. La configurazione boxer, cioè a 4 cilindri contrapposti, fa capire che la meccanica del 2.0 16V aspirato sia di origine Subaru. Il sofisticato sistema di alimentazione D-4S è invece di ispirazione Toyota: presenta doppi iniettori in modo da combinare iniezione diretta e indiretta, e quest’ultima interviene ai regimi superiori. In questo modo è stato possibile raggiungere i 7400 giri.

Per massimizzare i vantaggi in termini di baricentro permessi dal boxer, il motore è stato posizionato il più in basso possibile sviluppando una coppa dell’olio più compatta e scarichi meno ingombranti in altezza. Così il baricentro ora viene dato a 46 cm dal suolo. L’assenza della trazione anteriore ha inoltre permesso un posizionamento arretrato dell’unità, a favore di una più bilanciata ripartizione dei pesi sui due assi (53/47). Un differenziale Torsen a slittamento limitato completa il quadro della configurazione motrice. Un certo impegno è stato posto nella riduzione del peso, solitamente peggiorato dalla disposizione con motore anteriore e trazione posteriore: basti pensare che la forma “a pagoda” del tetto, oltre a dare più spazio per la testa, permette di irrigidire questa zona e così di adottare lamiere di soli 0,65 mm di spessore.

Ciò si aggiunge ad elementi in alluminio, come il cofano. Le sospensioni sono configurate anch’esse per abbassare baricentro e peso, mentre i freni presentano pinze flottanti (in sé una soluzione non “sportivissima”) ma di dimensioni generose, al pari dei dischi: grazie anche ai vari controlli, la sicurezza non è compromessa