Ford B-Max 1.0 EcoBoost, camera con vista

Design

Se andate a dare un’occhiata alla pagella, noterete infatti che la B-Max ci ha convinti di più... in movimento che da ferma. Ovvero, più per le sue qualità dinamiche (motore e sterzo in primo luogo, ma il consumo è elevato) che per la praticità d’uso in senso stretto.

Per dovere di cronaca la versione da 120 cv che abbiamo testato è arrivata dai concessionari solo a inizio 2013 ma era troppo interessante l’abbinamento per non scegliere subito questa unità come “banco di prova” della rivale di 500L, Meriva, C3 Picasso e via dicendo. Rispetto alle quali la B-Max ha l’atout di alcune funzioni integrate all’impianto infotelematico Sync, che oltre alla solita, facile compatibilità, via Bluetooth e USB, con gli smartphone, ha la possibilità di leggere vocalmente il contenuto degli SMS e di inviarne alcuni predeterminati in modo da restare connessi col mondo esterno senza distogliere le mani dal volante. è vero che il Sync lo si paga a parte, ma il prezzo dell’optional è ragionevole, come d’altronde quello della vettura intera: anche a equipaggiarla di tutto punto, si sforano di poco 24mila euro.
 
Realizzata con materiali adeguati alla categoria, quindi economici ma non poveri, la BMax necessita di una migliore messa a punto sul piano dell’assemblaggio, che talora rivela carenze anche vistose. Un esempio su tutti, il cassetto portaoggetti davanti al passeggero, la cui cerniera è talmente esile e mal montata che a momenti ce lo ritroviamo in mano.