Opel Mokka 1.7 CTDi Cosmo, un caffè corretto

Design

La Mokka, con questo nome quantomeno buffo per noi italiani, entra nella mischia a gamba tesa forte di una bella immagine, di finiture di notevole livello, di una versatilità mica da ridere e di una dotazione piuttosto interessante che, nella più ricca versione Cosmo e limitandoci come al solito alle cose “grosse”, comprende clima bizona, ESP, cruise, luci e tergi automatici, sensori di parcheggio davanti e dietro.

In abbinamento al 1.7 CDTi da 130 cv costa 24.200 euro con la sola trazione anteriore, come aveva la nostra vettura di prova, mentre per la 4x4 ne servono 2.000 in più. Non sono pochi, specie pensando che con 3.000 euro supplementari si arriva a permettersi una Ford Kuga, che è un gradino più su e ha un ben più corposo due litri, sia pure non molto più performante (140 cv). Limitiamoci allora all’unica concorrente diretta attualmente disponibile, cioè la Juke 1.5 dCi Tekna 110 cv: anche in questo caso la Mokka è in difficoltà perché costa 1.500 euro in più pur non avendo il navigatore di serie.

Però, a parte il condizionatore a canale sdoppiato, la Opel è molto più spaziosa, potente ed elastica. Se la costruzione, come abbiamo visto, appare valida, a tratti notevolmente accurata, il comportamento stradale è molto più ordinario. A parte un confort decisamente perfettibile non ha grossi difetti, la Mokka, ma nemmeno un vero punto di eccellenza. O meglio: qualcosa di importante c’è. Sono i consumi più che interessanti, con medie da noi rilevate non lontane dai 17 km/litro, con poco meno di 900 km di autonomia e tutto questo senza sacrifici sul piano delle prestazioni che viceversa oscillano tra il tonico e il brillante.

Belloccia, ben fatta, umana sul piano dei costi di gestione, grande quanto basta per andarci in vacanza e affrontare trasferte impegnative ma nello stesso tempo piccola il giusto per restare agile in città a scorrazzare bambini tra scuole e piscine, corsi di danza e catechismi. Magari con il caffè c’entra poco, ma il cocktail nell’insieme sembra davvero corretto.