Porsche 911 Carrera 4, il piacere è diventato integrale

Porsche 911 Carrera 4

di Redazione

06.06.2013 ( Aggiornata il 06.06.2013 09:33 )

Presentazione

C’è una nuova funzione, all’interno del display digitale alla destra del contagiri, che è un’esclusiva della Carrera 4: la ripartizione della coppia sui due assi in tempo reale, con delle asticelle colorate che ti mostrano dove va a finire la potenza che stai dispensando col piede destro.

Queste asticelle digitali diventano progressivamente arancioni a seconda della quantità di coppia che ogni assale riceve. E la zona dell’avantreno, per la gioia degli appassionati, resta quasi sempre nera. Questo perché la trazione integrale della Porsche, di nuovo tipo e ispirata a quella della 997 Turbo MkII, predilige in particolar modo il retrotreno, mentre alle ruote davanti arriva soltanto lo stretto necessario.

Ma ciò non significa che sia una 4x4 blanda o inefficace; tutt’altro. Con una Carrera 4 puoi godere di quella motricità in più che va ad aggiungersi a quella già eccellente di base — soprattutto in partenza, grazie al motore a sbalzo — per beneficiare di una mobilità eccezionale su neve o su fondi viscidi; paradossalmente, in montagna è senza dubbio meglio questa che una Cayenne...

Ma dall’altra non va a sacrificare minimamente il piacere di guida o le prestazioni. Prova ne è che con una Carrera 4, se ce ne fosse la necessità, puoi comunque guidare in sbandata controllata come se fosse una due ruote motrici e in pista, tanto per iniziare a fare due numeri, questo modello ha staccato un tempo identico a quello della Carrera a trazione posteriore, per dire che di sacrifici, con la 4x4, non ne devi fare nemmeno uno.

In più, aggiungiamo noi, la Carrera 4 è anche più bella delle altre 991. Questo perché la ricetta, al solito, prevede un sensibile allargamento del posteriore: carreggiate ampliate di 42 millimetri, ruote posteriori da 295 anziché 285 e passaruota più ampi di 22 mm per parte. Una coda dalla maggior presenza scenica, insomma, cui si aggiunge una finezza estetica di notevole impatto, rappresentata dal sottile fascione rosso che collega i due proiettori e che di notte funge da luce di posizione.

Ancora, c’è un nuovo tetto apribile in cristallo scuro che, nel caso di questo esemplare bianco, crea un effetto bicolore molto piacevole. E se si opta per delle ruote da 20” (di serie i 19”) come in questo caso, è difficile rimanere indifferenti di fronte a questa meravigliosa reinterpretazione della “noveundici”, che sebbene sia cambiata moltissimo rispetto alla precedente 997 nelle misure di base, ora è ancor più bilanciata e proporzionata grazie a un magistrale lavoro di design.

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Design
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