Seat Leon 2.0 TDI FR, alla riscossa tra Golf e Audi A3

Seat Leon 2.0 TDI FR

di Lorenzo Facchinetti

03.07.2013 18:10

Design

Appurata la qualità ci è venuto un dubbio: una macchina così costerà però un occhio della testa. E se così fosse perché dovrei comprare una Seat Leon piuttosto che una VW Golf o addirittura un’Audi A3? Poi ci siamo armati di listini e calcolatrice e siamo giunti a una conclusione: se lasciamo da parte per un attimo l’eventuale svalutazione futura, argomento che oggi tocca pesantemente qualsiasi vettura o quasi, con la Leon potreste fare l’affare della vostra vita

Con un listino di gamma che attacca a 17.370 euro, questa 2.0 TDI 150 cv in allestimento sportivo FR costa 24.470 euro, che corrispondono a 2.630 euro in meno rispetto a una Golf 2.0 TDI 5 porte Highline e ben 5.230 euro di risparmio nei confronti di una A3 Sportback 2.0 TDI Ambition. Considerato che parliamo sostanzialmente della stessa vettura — più tardi scenderemo nei dettagli delle inevitabili differenze —, il prezzo c’è ed è allettante anche alla luce di una dotazione di serie completa, in linea con quella di Audi e VW.

In più, a fronte di una lista accessori che offre un po’ meno, gli optional in comune con le gemelle sono decisamente più convenienti. Questo il ragionamento razionale, quello che mette in opera chi bada alla sostanza. Poi ovviamente c’è chi farà della altre considerazioni: se punti a un’Audi perché ami la qualità dei dettagli e lo status sociale che offre un marchio del genere, allora siamo d’accordo e non c’è paragone con Seat. Se punti alla Golf perché la macchina la cambi ogni tre anni e certamente prenderai più soldi da una Volkswagen usata che da una Seat di seconda mano, come darti torto. Insomma, ci sono parecchi fattori da prendere in considerazione.

Quello che possiamo fare noi per aiutarvi nella scelta è attenerci ai fatti. E i fatti sono che la nuova Leon è all’altezza, con alcune piccole ma inevitabili differenze, delle sue gemelle diversamente marchiate. Nel dettaglio possiamo anticipare che la Seat Leon, che abbiamo sottoposto alla prova qualità come Golf e A3, è una vettura molto ben confezionata. Che si differenzia principalmente per materiali che, sebbene siano stati impiegati in maniera intelligente, sono di livello quasi simile a Volkswagen ma giocoforza inferiore ad Audi.

Altro esempio: l’impianto multimediale top di gamma della Leon — che ricordiamo è un sistema modulare studiato per tutti e quattro i marchi — corrisponde al dispositivo di fascia media di Volkswagen e a quello base di Audi. A livello tecnico, infine, le differenze sono due: i dischi freno posteriori hanno un diametro inferiore rispetto a quelli di A3 e Golf (253 mm contro 272) e il retrotreno propone le stesse “discriminazioni” attuate da Volkswagen riguardo all’assale semi rigido e al multilink: se sulla Golf c’è il retrotreno più raffinato soltanto a partire dalle motorizzazioni da 122 cv in su, Seat lo offre al di sopra dei 150 cavalli. Significa che anche questa FR monta l’assale rigido e per il multilink bisogna passare alla 2.0 TDI 184 cv. Audi, per inciso, adotta il multilink su tutta la gamma. Ma forse si sopravvive anche senza bracci multipli...

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