Che Mercedes abbia dato una bella svecchiata alla sua immagine, ormai se ne sono accorti anche i sassi. Design tremendamente più dinamico, giganteschi passi avanti nel dinamismo, attacco a nuovi segmenti di mercato rinnegando addirittura il proprio passato (vedi Classe A).Ci sono però dei capisaldi della produzione di Stoccarda che vanno rimaneggiati con grande attenzione, perché rappresentano ancora il vero DNA della Casa e, per buona pace dell’economia di casa Mercedes, un’importantissima fonte di profitti grazie alla enorme diffusione, con centinaia di migliaia di esemplari piazzati ogni anno in tutto il mondo.In questo caso, ovviamente, ci riferiamo alla Classe E. Che come potete ben vedere, e anche i sassi che sta calpestando se ne sono accorti, adesso ha la faccia cattiva e allineata col resto della gamma attuale, con la calandra a due lamelle e la grande Stella al centro. Ma a parte questo, la nuova Classe E continua ad essere la Mercedes con la “M” maiuscola. Sì, è molto più sportiva, specie questo esemplare in allestimento Premium che monta anche il pacchetto sportivo AMG. Però è sufficiente accomodarsi al posto guida, fare qualche chilometro e ritrovare tutte le peculiarità che da sempre caratterizzano questa vettura: confort, spazio, efficienza, materiali e finiture di pregio.Con queste ultime che proprio in occasione del restyling si sono moltiplicate a dismisura in termini di vastità di scelta da parte del cliente. Come pure i sistemi di assistenza alla guida, alcuni già noti e altri delle primizie per la Classe E: in particolare debuttano nuove telecamere stereoscopiche che, lavorando in concerto con altri sensori, riescono ad avere una visione a 360 gradi attorno alla vettura e avvertire il guidatore di ogni sorta di pericolo, che sia un pedone distratto o una vettura che sopraggiunge al nostro fianco in un incrocio.Sintetizzando al massimo, i punti di forza di questo modello sono tre: un confort faraonico, un vano bagagli che sembra un campo da tennis e una notevole efficienza. Al primo dei tre punti, la comodità, contribuiscono un assetto morbido — che non vuol dire flaccido — sedili ergonomicamente eccezionali e un’ottima silenziosità. Del baule ne parliamo più avanti, tanto è invariato rispetto a prima e si sa già che è il più grande della categoria, mentre sull’efficienza vorremmo soffermarci un po’ di più, anche perché è uno degli elementi su cui sono intervenuti i tecnici adottando lo start/stop e un cambio 7G-Tronic Plus evoluto.Questo esemplare è una 250 CDI 4Matic, cioé spinta dal più apprezzato e diffuso (almeno in Italia) quattro cilindri 2.1 bi-turbodiesel da 204 cavalli. Un motore ricco di coppia, che non dà nell’occhio (ci riferiamo alle Fiamme Gialle...), con cui paghi poco di bollo (447,50 euro) e che non consuma un’ostia: in media, 14,8 km/litro reali con punte di 19 km/l viaggiando a 90 all’ora costanti. Ciò significa che grazie a un serbatoio da 80 litri, è virtualmente possibile spararsi un Roma-Parigi fermandosi soltanto a fare pipì...Per quel che riguarda poi la 4Matic, ci sentiamo di consigliarla vivamente per due motivi: maggior mobilità quando nevica rispetto alla trazione posteriore e un sovrapprezzo davvero ridicolo, appena 330 euro. E finché siamo in tema di soldi, i circa 60mila euro necessari per questa versione sono in parte giustificati da una dotazione di serie davvero ricca, come ad esempio i proiettori anteriori Full Led e il navigatore Comand OnLine.

<a href="https://www.auto.it/wp-content/uploads/2013/09/Mercedes-E-250-CDI-SW-4Matic-Premium_21.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-15100" alt="Mercedes E 250 CDI SW 4Matic Premium_2" src="https://www.auto.it/wp-content/uploads/2013/09/Mercedes-E-250-CDI-SW-4Matic-Premium_21.jpg" width="640" height="426" /></a>La Classe E cambia volto, con un frontale decisamente più sportivo e sinuosi proiettori. Gli allestimenti della Classe E sono tre: Executive con la calandra tradizionale a tre lamelle con Stella sul cofano, Sport e Premium che invece adottano il muso più sportivo con il marchio Mercedes al centro.La versione Premium in prova offre di serie i nuovi proiettori Full Led e il navigatore Comand OnLine

<a href="https://www.auto.it/wp-content/uploads/2013/09/Mercedes-E-250-CDI-SW-4Matic-Premium_3.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-15101" alt="Mercedes E 250 CDI SW 4Matic Premium_3" src="https://www.auto.it/wp-content/uploads/2013/09/Mercedes-E-250-CDI-SW-4Matic-Premium_3.jpg" width="640" height="426" /></a>Più scelta e più razionalitàLa struttura della plancia è invariata rispetto a prima, con le differenze che si limitano a nuovi materiali (con più ampia personalizzazione) e inediti inserti. Alcune modifiche sono state apportate sulla consolle, con l’introduzione di un elegante orologio analogico e una conseguente ridistribuzione dei tasti di servizio a centro plancia, più raggiungibili. Apprezzabile, come in precedenza, la leva cambio sul piantone sterzo per liberare spazio sul tunnel. Obsoleto, invece, il freno di stazionamento a pedale. Sopra, è disponibile un ben visibile e funzionale display centrale a colori per gestire tutte le informazioni di bordo.Spazio e confort a profusione I sedili, elettrici di serie, sono molto comodi; notare i fianchetti laterali pronunciati per un ottimo sostegno. Nella zona posteriore abbonda lo spazio in lunghezza e larghezza, un po’ limitato il posto centrale per via del tunnel. Sotto, lo smisurato baule: 695 litri che diventano 1950 stendendo tutto, è il top della classe. Bene la presenza, di serie, dell’apertura automatica del portellone, con la tendina copribagagli che si solleva automaticamente durante l’apertura. Pratiche anche le leve di sblocco schienali sia dal vano, sia sui sedili stessi.

C’è soltanto una cosa che non ci è piaciuta di questa Mercedes: lo sterzo. È diventato elettromeccanico, ma si è portato appresso un difetto che riscontrammo anche quando era idraulico. Una certa lentezza nei ritorni, soprattutto nelle manovre a bassa velocità dove devi riaccompagnarlo, e la tendenza ad indurirsi nelle manovre d’emergenza.Fatte salve queste due situazioni, anche perché il feeling e la precisione del comando per il resto sono buoni, la nuova Classe E ci ha positivamente impressionato innanzitutto per il confort. Non che sia aumentato rispetto alla precedente generazione, anche perché nulla è cambiato sotto il profilo delle sospensioni. È soltanto che pensando ad alcune Mercedes più recenti (A e CLA) e anche alla concorrenza diretta, abbiamo semplicemente riscoperto quant’è comoda la Classe E. Perché è silenziosa, grazie all’ottimo comparto guarnizioni e a una buona aerodinamica (Cx di 0,31 invariato rispetto a prima), sebbene non da record fra le Mercedes (la CLA segna 0,22!). Ma anche per via di un assetto terribilmente efficace, pure in assenza delle opzionali sospensioni pneumatiche attive (ma quelle posteriori lo sono di default) e considerato che questa versione Premium adotta una taratura ribassata e più rigida rispetto alla Executive.L’assorbimento è davvero efficace in ogni situazione e anche i sedili, dal sostegno invidiabile, contribuiscono a rendere questa Mercedes una vero e proprio treno ad alta velocità di prima classe. È una delle poche wagon alto di gamma con cui puoi spararti centinaia di chilometri e scendere bello fresco come se nulla fosse. Anche perché volendo, di chilometri senza fermarti, con la E 250 CDI ne puoi macinare davvero uno sproposito.L’accoppiata fra un serbatoio di grandi dimensioni (80 litri come optional) e un motore relativamente piccolo e molto efficiente, fanno sì che questa Mercedes possa garantire autonomie pazzesche: a 90 km/h costanti percorre 19 chilometri effettivi con un litro di gasolio, fate un po’ i conti... Abbiamo preso ad esempio il valore migliore tra quelli registrati dai nostri strumenti, ma anche nelle condizioni d’uso più frequenti, come autostrada e città, la E 250 CDI garantisce belle soddisfazioni: 13,1 e 12,1 km/litro rispettivamente, con una media complessiva reale di 14,8 al litro. Miracoli del bi-turbodiesel 2.1 da 204 cavalli, che nonostante debba spingere una massa prossima alle due tonnellate, non si fa cogliere impreparato sia sotto il profilo dei consumi, sia per quel che riguarda le prestazioni. LA E 250 CDI non è una 63 AMG, ma si difende alla grande con spunti interessanti dal punto di vista cronometrico e soprattutto sensoriale, con la percezione che la disponibilità di spinta sia sempre lì dietro l’angolo pronta a soddisfarti quando ne hai bisogno.Il segreto sta nella notevole dose di coppia, più che nei cavalli: 51 kgm a 1600 giri e una progressione molto corposa e lineare, che sinceramente fa desiderare un paio di cilindri e qualche cavallo in più soltanto quando vai a cercare la prestazione pura. Morbido e vellutato nella spinta, ma giusto un po’ ruvido nella timbrica, il 2.1 con turbo a doppio stadio trova poi un ottimo partner nel rinnovato cambio automatico 7G-Tronic Plus, ora con un convertitore di coppia che slitta meno a tutto vantaggio dell’efficienza. Tutti e sette i rapporti vengono sempre inseriti senza colpo ferire, con grande fluidità e morbidezza sposandosi dunque alla perfezione con il carattere della vettura.L’unico appunto che si può sollevare e che fra le modalità Confort, Sport e Manuale non c’è un’avvertibile differenza, nel senso che anche se ci si accanisce con i paddle al volante le cambiate restano sempre piuttosto mansuete. Non lo riteniamo un difetto, comunque, perché come detto tutta la vettura è “tarata” in questo modo e dunque va bene così. Stesso discorso vale per il comportamento stradale. Abbiamo detto che l’assetto è morbido ed efficace nello smorzare ogni granello d’asfalto. Pertanto, in curva, non bisogna pretendere una reattività da supercar.Ma il bello di questa vettura, però, è che quando affronti una serie di curve veloci non hai mai quella fastidiosa sensazione di nave alla deriva senza controllo; anzi, pur in presenza con un certo rollio, la E SW offre appoggi solidi e sicuri, merito anche della 4Matic, con la sensazione di avere sempre la situazione sotto controllo. Che in macchina, sapete com’è, non guasta affatto..-

<a href="https://www.auto.it/wp-content/uploads/2013/09/Mercedes-E-250-CDI-SW-4Matic-Premium_11.jpg"><img class="alignnone size-full wp-image-15099" alt="Mercedes E 250 CDI SW 4Matic Premium_1" src="https://www.auto.it/wp-content/uploads/2013/09/Mercedes-E-250-CDI-SW-4Matic-Premium_11.jpg" width="640" height="426" /></a>A livello tecnico la nuova Classe E cambia poco e gli interventi degni di nota sono due: maggiore efficienza, con l’introduzione dello start/stop e di un cambio 7G-Tronic Plus con un nuovo convertitore, che slitta meno dunque assorbe meno energia.In questo modo, il 4 cilindri di 2.1 litri con turbocompressore a doppio stadio riesce a consumare ancor meno.L’altra novità, quella più consistente, riguarda i sistemi di assistenza alla guida. Che si sono moltiplicati come funghi e prevedono, già di serie, l’Attention Assist (monitora lo stato d’attenzione e di veglia del guidatore) e il Collision Prevention Assist (per prevenire i tamponamenti attraverso il controllo della distanza di sicurezza). Ma il bello arriva se si opta per il il pacchetto di assistenza alla guida (2.722 euro). In tal caso si avrà a disposizione una schiera di telecamere, radar e sensori capaci di monitorare la vettura a 360 gradi ed evitare un incidente, o quanto meno ridurne le conseguenze. Una nuova telecamera stereoscopica con portata di 500 metri affianca una seconda telecamera a infrarossi e dei radar multifunzione piazzati davanti e dietro la vettura.Grazie a questi dispositivi si potranno sfruttare le funzioni dei seguenti sistemi: 1) Distronic Plus: regolazione della distanza di sicurezza con frenata automatica sino all’arresto completo della vettura e con nuova funzione di assistenza allo sterzo, che mantiene la vettura in carreggiata autonomamente. 2) Bas Plus: il sistema di frenata automatica ora è in grado di rilevare la presenza di pedoni e di rilevare vetture che sopraggiungono da destra o da sinistra in un incrocio. In entrambi i casi il Bas Plus intensifica la frenata oppure frena autonomamente se il guidatore è distratto. 3) Pre-Safe Plus: il radar posteriore capisce se c’è un rischio di tamponamento e predispone all’impatto, pretensionando le cinture, chiudendo finestrini e tetto e tenendo frenata la vettura una volta ferma. 4) Active Lane Keep Assist e Blind Sport Assist. Il primo avverte il guidatore in caso di cambio corsia involontario, il secondo avverte se sopraggiunge un veicolo da dietro.

Mercedes E 250 CDI SW 4Matic, nuova faccia, grande confort, spazio ed efficienza

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