Mercedes A 45 AMG 4Matic, la prima della classe, prova su strada

Mercedes A 45 AMG 4Matic, la prima della classe, prova su strada
Il 2.0 da 360 cv regala emozioni da supercar

di Lorenzo Facchinetti

08.10.2013 ( Aggiornata il 08.10.2013 13:28 )

Prestazioni

La 45 AMG è una macchina che piace a tutti, indistintamente. Cattura anche la curiosità degli insospettabili, non solo degli “impallinati”, e quando dici loro — che non lo sanno — che lì sotto ci sono trecentossessanta cavalli ti guardano con l’occhio storto.

Si perché effettivamente sono una marea di cavalli, per una vettura di queste dimensioni. E oltre ad essere davvero tanti, vengono messi a terra in una maniera che ci piace particolarmente. Non come i noiosissimi turbo-benzina moderni, che paiono motori elettrici tanto sono piatti, ma un po’ alla vecchia maniera: quel sano ritardo di risposta (d’altronde, con una turbina così grande...), poi uno di quei bei calci che ti incollano al sedile quando la turbina TwinScroll lavora a pieno carico a 1,8 bar di pressione.

Per carità, non che sotto ci sia il nulla: con 45,9 kgm di coppia già a 2250 giri siamo già nel territorio dei motori V8. Però lo spettacolo vero inizia nella zona alta del contagiri, là dov’è giusto che sia per una sportiva. La progressione ai regimi medio-alti, tra l’altro, inizialmente potrebbe cogliere alla sprovvista se si sta usando il cambio in modalità manuale.

Perché a orecchio e a sensazione non sembra giunto il momento di cambiare, tanto forte spinge ancora il 4 cilindri M133, e invece compare il limitatore a chiudere la serranda. In tutto questo c’è di mezzo il cambio stesso: che è sì secco e veloce, ma forse non troppo reattivo agli input delle dita.

Nel senso che dal momento in cui azioni il paddle a quello dell’effettiva cambiata, passano alcuni millisecondi sufficienti a farti incappare nel limitatore oppure, in scalata, a non sfruttare appieno il freno motore; basta comunque anticipare le mosse e il gioco è fatto. Questo l’unico appunto che ci sentiamo di muovere al doppia frizione sette marce, che dal canto suo è uno dei protagonisti del piacere di guida a bordo della A 45 AMG.

Ad ogni cambiata corrispondono infatti sonorosissimi botti provenienti dagli scarichi (sulla vettura in prova c’era l’impianto Performance AMG) a far da contorno a un sound rabbioso e importante a qualsiasi regime. E di questo se ne accorgeranno per primi gli eventuali passeggeri posteriori, che potranno udire a pochi centimetri dalla nuca questi fuochi d’artificio e percepire ogni sassolino lungo la strada data la rigidità dell’assetto, specie al retrotreno.

E adesso due parole su come vengono tradotti su strada questi 360 cavalli: abbiamo misurato un’accelerazione 0-100 migliore di quella promessa e con uno strepitoso 4”51 la A 45 AMG si mette dietro tutti i suoi simili, dall’Audi TT RS alla BMW 1M Coupé.

Anche in velocità massima le tiene dietro, perché sull’esemplare in prova era presente l’optional “AMG Driver’s Package” che per poco più di duemila euro vi offre un corso di guida presso la scuola ufficiale e sposta il limitatore da 250 a 270 orari. Noi ne abbiamo visti soltanto 264 effettivi, ma crediamo che questo non rappresenti un problema da non dormirci alla notte...

L’appasionato vero, a questo punto, avrà un quesito: “Ma in curva gira?” (gergo da smanettone per capire se affiora sottosterzo al limite...). Su strada gira eccome, nel senso che quel marcato sottosterzo che affliggeva la A 250 turbo provata su Auto 10/2012 è un soltanto brutto ricordo: le profonde modifiche a tutto il comparto telaistico rendono la A 45 AMG terribilmente efficace nel divorare le curve, con l’avantreno pronto e preciso, uno sterzo che tiene il ritmo alla grande e una coda che, se stuzzicata a dovere, allarga quel tanto che basta per favorire ancor più gli inserimenti.

In accelerazione fuori dalle curve, poi, la trazione integrale 4Matic ci mette del suo per aumentare il dinamismo: con la modalità Handling Sport dell’ESP la ripartizione ha un occhio di riguardo verso le ruote posteriori, pertanto è chiaramente percepibile quell’effetto di spinta del retrotreno che serve a chiudere la traiettoria e a limitare il sottosterzo. Parentesi: l’abbiamo guidata soltanto su asciutto, dato il periodo, ma a giudicare dal comportamento della 4Matic AMG crediamo che ci sia parecchio da divertirsi sui fondi a bassa aderenza...

In pista, nell’impiego limite, le cose invece cambiano un po’. Nel senso che per viaggiare con un ritmo di guida efficace, e dunque non fare affiorare sottosterzo, occorre essere gentili col volante e usare poco angolo di sterzo, per non mettere in crisi un anteriore che è sì ben tarato, ma si tratta pur sempre di una vettura stradale con tutti i limiti del caso.

All’altezza della situazione anche in pista, invece, l’impianto frenante: risulta ben dimensionato alle prestazioni, dunque regge bene l’uso intenso, ha un ABS ben tarato per le staccate scomposte, un’ottima risposta del pedale e, quel che conta, garantisce spazi d’arresto ottimi: 32,6 metri da 100 km/h e 82,3 da 160 orari.

Ci sono buoni riscontri, curiosamente, anche sul fronte dei consumi. Ricordiamo infatti che questo propulsore, a dispetto della terrificante potenza, rispetta già la Euro 6 ed è dotato di start/stop. Nei nostri cicli di consumo, quindi, siamo riusciti a coprire una media di 13 km/ litro, niente male in relazione alle prestazioni. C’è da precisare però che nel caso di guida particolarmente sportiva, tali medie possono scendere vertiginosamente: al limite la A 45 beve un litro di benzina ogni 2,3 km...

  • Link copiato

Mercedes A 45 AMG 4Matic, la prima della classe, prova su strada

Torna su

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese