Peugeot 308, pronta a rivaleggiare con la Golf, prova su strada

Peugeot 308, pronta a rivaleggiare con la Golf, prova su strada
Grande qualità nei materiali e nella cura dei dettagli

di Lorenzo Facchinetti

20.01.2014 ( Aggiornata il 20.01.2014 08:07 )

Presentazione

C’È caso che se la vedete passare magari non la notate nemmeno. Per la nuova Peugeot 308 è stata intrapresa infatti una strada stilistica molto sobria, con forme per nulla gridate e poche linee a tracciare l’intero corpo vettura. Una filosofia alla Walter De’ Silva, per intenderci, quella che ha fatto la fortuna di molti modelli del Gruppo VW negli ultimi anni.

Se la via della semplicità farà la fortuna anche di Peugeot e della sua 308 non lo sappiamo, soltanto il tempo potrà dirlo e in tal caso buon per loro. Nel frattempo, però, consentiteci di darvi un consiglio: anche se per strada non l’avete notata, andatela a vedere e a provare in concessionaria, nel vale davvero la pena. Perché il meglio della 308, ti si para davanti quando apri la portiera. E non parliamo soltanto di due soluzioni molto originali, quali il cosiddetto i-Cockpit e l’assenza dei comandi della climatizzazione, ma per la qualità percepibile.

Fa proprio una bella impressione la 308, vista da di rivestimento morbidi al tatto, cura dei dettagli, ordine e pulizia dei comandi. Un abitacolo che, così al primo impatto, ricorda da vicino una tedesca di fascia alta e segna un enorme salto in avanti rispetto alla precedente generazione. Poi ci sono appunto quei due dettagli sopracitati che rendono la 308 non solo gradevole da vivere, ma anche originale e diversa dalle altre. Parliamo in primo luogo del ponte di comando, che come già su 208 e 2008, prevede il volante dalla corona di piccole dimensioni e la strumentazione rialzata.

E poi la scelta di eliminare dalla console centrale i tasti fisici di controllo del climatizzatore e integrarli nel touchscreen a centro plancia. Riguardo a quest’ultima soluzione, la riteniamo pratica e intelligente: abituati a gestire parecchie funzioni della vettura attraverso gli impianti multimediali, non vediamo perché non fare la stessa cosa anche con il climatizzatore. Oltretutto il display è in posizione rialzata, per non togliere troppo lo sguardo dalla strada, e la reattività dello schermo touch è piuttosto buona, senza considerare che con un impianto automatico, una volta impostata la temperatura desiderata, non sei sempre lì a smanettare con ventola e flussi. Pertanto, sulla console centrale si libera spazio e resta soltanto un elegante pomello rotondo per la regolazione del volume, tutto il resto è simmetria e pulizia stilistica. Per quanto concerne invece l’i-Cockpit, troviamo straordinario il volante: dopo che ti abitui a gestire una corona di così piccole dimensioni, qualsiasi altro volante che prendi in mano sembra il timone di una nave.

Continuiamo invece ad avere qualche riserva sulla visibilità della strumentazione: in certi casi occorre scegliersi una posizione di guida di compromesso per poter vedere il quadro, altrimenti ostruito dalla corona del volante.

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