Maserati Quattroporte S Q4, sportività e raffinatezza, prova su strada

Maserati Quattroporte S Q4, sportività e raffinatezza, prova su strada
Lunghezza e abitabilità da record, V6 italo-americano, stile inconfondibile made in Italy e guidabilità accresciuta. Così la Quattroporte vuole conquistare il mondo

di Saverio Villa

14.03.2014 ( Aggiornata il 14.03.2014 08:13 )

Interni

Lusso senza falsi pudori

Il design interno tradizionale è reso vistoso dall’abbondanza di cromature. I pannelli in radica sono di serie ma a richiesta ci sono altri tipi di legno oppure il carbonio. La grafica del display tra i due strumenti principali è leggermente diversa da quella del grande touch screen sulla plancia. Le leve cambio al volante sono belle ma a richiesta.

Se la carichi non si offende

Un’auto così di solito non viene destinata a compiti popolari, ma la Quattroporte offre anche un bagagliaio inaspettatamente capiente e perfino la possibilità di abbattere parzialmente lo schienale del divano. La visibilità posteriore è molto limitata dal lunotto inclinato e dai poggiatesta voluminosi: sensori di serie.

Centimetri abbondanti dappertutto

I sedili anteriori sono molto ampi: offrono tanto confort ma in curva non trattengono molto. Il divano posteriore ha tre posti nella configurazione standard e due, separati da un voluminoso mobiletto centrale, in quella a richiesta. Lo spazio per le gambe è tantissimo e l’unica limitazione dovuta alla linea rastremata del padiglione è l’altezza un po’ limitata dell’apertura posteriore.

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