Maserati Quattroporte S Q4, sportività e raffinatezza, prova su strada

Maserati Quattroporte S Q4, sportività e raffinatezza, prova su strada
Lunghezza e abitabilità da record, V6 italo-americano, stile inconfondibile made in Italy e guidabilità accresciuta. Così la Quattroporte vuole conquistare il mondo

di Saverio Villa

14.03.2014 ( Aggiornata il 14.03.2014 08:13 )

Rilevamenti e Tecnica

Rispetto alla potentissima GTS, che è stata la prima Quattroporte della nuova generazione ad essere presentata, all’inizio del 2013, la S Q4 si differenzia per il motore 3.0 V6 biturbo anziché 3.8 V8 e, soprattutto, per la trazione integrale, che è una primizia assoluta nella storia della Maserati.

Il propulsore, sempre in alluminio, biturbo e con iniezione diretta di benzina, non è una derivazione del V8 e ha un diverso angolo tra le bancate: 60° anziché 90°. Il basamento, per quanto sia stato profondamente rivisitato dai tecnici di Maserati e Ferrari per adeguarlo al nuovo livello di potenza, deriva da quello del Chrysler Pentastar ed è realizzato negli Stati Uniti, dove le strutture produttive consentono di costruirne i quantitativi necessari, visto che viene montato anche sulla Ghibli, finirà sul futuro Sport Utility Maserati Levante e con ogni probabilità, alla luce delle recenti dichiarazioni di Marchionne, servirà anche l’alto di gamma delle future Alfa.

Dopodiché il basamento sbarca a Maranello per essere completato con tutti gli altri organi meccanici e accessori. Nei prossimi mesi, la Quattroporte S sarà disponibile anche nella versione con la sola trazione posteriore, mentre per ora viene venduta solo il configurazione 4x4 e, secondo i dati forniti dalla Maserati, questa trasmissione comporta 60 kg supplementari, con il risultato che la “piccola” S pesa 20 kg più della GTS che ha 530 cv contro 410.

Sempre secondo la Casa, la distribuzione delle masse tra avantareno e retrotreno rimane perfettamente equilibrata per entrambe le versioni, mentre in realtà la nostra bilancia ha rilevato per la S Q4 un leggero sbilanciamento verso l’anteriore (52,4%) In condizioni normali di marcia il sistema Q4 lascia praticamente passive le ruote anteriori, che vengono attivate in circa 150 millisecondi quando è necessario. L’architettura si basa su una frizione multidisco in umido a controllo elettronico, installata in una scatola di rinvio collegata all’assale anteriore. In caso di perdita di aderenza dovuta ad un’eccessiva velocità in curva, a un’accelerazione troppo violenta o all’aderenza insufficiente del retrotreno, il sistema distribuisce la coppia secondo il grip disponibile davanti e dietro. Le due condizioni limite, tra le quali la ripartizione è continua, sono 100% della trazione sulle ruote posteriori oppure 50/50 tra avantreno e retrotreno.

Il sistema, però, lavora per la maggior parte del tempo con un assetto spiccatamente arretrato. In condizioni normali, funziona con circa il 70% della trazione concentrata dietro a una velocità costante di 80 km/h. La coppia inviata all’anteriore scende fino al 10% a 130 km/h per ridursi quasi a zero man mano che la velocità della vettura aumenta. In caso di accelerazione massima da vettura ferma e su fondo asciutto, la coppia all’avantreno non supera normalmente il 35%.

Secondo la Maserati la riduzione degli attriti della trasmissione ha permesso di ottenere un risultato ragguardevole in termini di consumo, che è mediamente superiore solo di 0,1 litri ogni 100 km rispetto a quello della S a trazione posteriore.

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