Hyundai i10 1.0, una piccolina che si fa amare, prova su strada

Hyundai i10 1.0, una piccolina che si fa amare, prova su strada
Netto salto stilistico e qualitativo per la nuova Hyundai i10 che offre spazio e dotazioni da grande. Con il tre cilindri 1.0 da 66 cv si fa apprezzare nella guida di tutti i giorni

di Maurizio Voltini

18.03.2014 ( Aggiornata il 18.03.2014 06:58 )

Presentazione

È una di quelle macchine che sembrano fatte apposta per piacere senza tante riserve. Intendiamoci, non che le altre siano mirate a infastidirci alla vista o alla guida, ma la nuova Hyundai i10 riesce effettivamente a rispettare quelli che crediamo siano gli obiettivi di qualsiasi progettista e designer. Nonostante sia decisamente alla base della gamma del costruttore sudcoreano, la i10 dell’ultima generazione — la seconda, dopo quella del 2007 — manifesta già a prima vista l’impegno profuso a livello progettuale e stilistico.

Perché se è indubbio che qualsiasi nuovo modello rappresenti un passo avanti rispetto a quello che lo precedeva, poche altre volte come questa abbiamo avuto la netta sensazione che la variante sostituita sembrasse tutto d’un tratto una sorta di “scatoletta”, una volta poste fianco a fianco le due generazioni. Del resto i vertici Hyundai hanno fatto capire di essere determinati a “sfondare” nel segmento A con questo modello.

Insomma , il design moderno e attuale, rispettoso del family feeling Hyundai, è una delle prime caratteristiche molto apprezzabili di questa i10, la piccolina del gruppo (poco più di tre metri e mezzo con i suoi 366 cm di ingombro longitudinale) che viene offerta con due tipi di motorizzazione e alimentazione: la 1.0 12V a tre cilindri da 66 cavalli (quella che abbiamo provato) disponibile anche a GPL, e la 1.2 quattro cilindri 16V da 87 cv. In entrambi i casi è disponibile la versione con cambio automatico a 4 rapporti, al posto di quello manuale a 5 marce, per un sovrapprezzo di mille euro tondi. Analizzando dettaglio per dettaglio questa intrigante piccolina, partiamo allora dalla carrozzeria: seppur realizzata in Europa, questa segue sempre la più recente filosofia stilistica della Casa orientale, il cosiddetto design “fluidic sculpture” che si integra perfettamente con le ben diverse dimensioni della i10 rispetto ad altri modelli Hyundai.

Anche in questo caso la griglia esagonale del radiatore distingue le Hyundai di concezione europea. Spiccano inoltre le luci diurne a Led, offerte di serie sull’allestimento Style della vettura provata; sempre a Led sono gli indicatori di direzione integrati negli specchietti. Più lunga, larga e bassa rispetto alla precedente i10 (rispettivamente di 80, 65 e 40 mm) quella nuova presenta in generale linee più spigolose ma ben calibrate, che danno un buon effetto di dinamicità senza risultare eccessive e far perdere in eleganza. Così non “pesa” che la linea di cintura sia più massiccia.

Oltre alle varie soluzioni stilistiche facilmente visibili nelle immagini, segnaliamo alcuni accorgimenti costruttivi come il parabrezza a filo dei lamierati, soluzione che favorisce l’aerodinamica (viene dichiarato un Cx pari a 0,31) aiutando altresì a ridurre i consumi, ma limita pure la rumorosità. Il tutto viene “ottimizzato” per la nostra vista e i nostri gusti grazie alla disponibilità di svariate colorazioni esterne, anche pastello, metallizzate e perlate.

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Design
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