BMW i3, l'elettrica che non ti aspetti, prova su strada

BMW i3, l'elettrica che non ti aspetti, prova su strada
Va terribilmente forte, è trendy e ha un sacco di tecnologia, sotto quel vestito da concept. Ma è un po’ “ansiogena” causa autonomia ridotta

di Lorenzo Facchinetti

16.04.2014 ( Aggiornata il 16.04.2014 06:59 )

Design

Tutti i trucchi per non restare a piedi

La i3 non è una vettura come tutte le altre, perciò è impensabile cercare di venderla come le altre. Ecco allora che BMW ha dovuto creare attorno alla sua elettrica un contorno di servizi che potessero sopperire all’unico vero limite della i3: l’autonomia. Si parte, ad esempio, con servizi ConnectedDrive dedicati: il navigatore vi avverte se con l’autonomia residua non riuscirete a raggiungere la destinazione, perciò vi indicherà sulla mappa le colonnine di ricarica più vicine.

La mappa stessa del satellitare fornirà poi una precisa indicazione sul raggio d’azione della vettura in tempo reale, una sorta di “confine” colorato sulla cartina oltre il quale è bene non avventurarsi. Una volta scesi dalla vettura è possibile continuare a gestire l’auto, con il computer (sul web c’è il portale dedicato) oppure attraverso lo smartphone: con l’applicazione BMW i Remote, per Apple e Android, potrete conoscere l’autonomia in tempo reale, la percentuale di ricarica in caso sia attaccata alla spina, impostare un orario di inizio/fine della ricarica, ma anche gestire alcune funzioni in remoto come il blocco/sblocco delle portiere, dei finestrini, accendere le luci o effettuare un colpo di clacson se l’avete “persa” in un parcheggio. È anche possibile localizzare la vettura su mappa e inviare alla vettura messaggi o destinazioni per la navigazione.

Per quel che riguarda la ricarica, la i3 può essere collegata a una normale presa di corrente. Ma in questo caso occorre attendere almeno 8/10 ore per una carica completa e soprattutto bisogna ogni volta estrarre dal baule anteriore il cavo e collegarne un capo alla presa di corrente e l’altro alla vettura. Molto più pratico farsi installare la Wallbox: è una stazione di ricarica da parete che riduce i tempi di ricarica del 30% circa (quindi si scende a 6-8 ore) ed è sufficiente estrarre il cavo della Wallbox e collegarlo alla vettura. Tra l’altro, grazie a una partnership fra BMW e SolarWatt, è anche possibile beneficiare di alcuni pacchetti speciali di ricarica attraverso gli eventuali pannelli fotovoltaici della propria abitazione. Ma uno dei servizi più interessanti è senza dubbio l’Add On Mobility. Preso atto che con soli 120-130 km di autonomia al mare o in montagna non ci andrete mai, BMW offre la possibilità di noleggiare vetture tradizionali per gli spostamenti più lunghi.

Il funzionamento è tipo quello di una carta ricaricabile: si possono acquistare tre pacchetti (Bronze, Silver, Gold, rispettivamente 1.000, 1500 e 2.000 euro all’anno) che comprendono un determinato ammontare di gettoni (110, 220, 330 rispettivamente i tre pacchetti) da spendere ogni volta che si ha la necessità di noleggiare un’auto, il cui costo in gettoni varia ovviamente a seconda della tipologia: Mini e Serie 1 sono le meno costose (9 e 11 gettoni al giorno), Serie 3 e X3 quelle di fascia media (14 gettoni), Serie 5 e X5 le alto di gamma (21 gettoni). Basta prenotare la vettura scelta con almeno 5 giorni d’anticipo su un portale dedicato, recarsi presso la concessionaria BMW, partire tranquilli per la vacanza (km illimitati, copertura kasko) e trovare, al ritorno, la propria i3 lavata e ricaricata.

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