Va terribilmente forte, è trendy e ha un sacco di tecnologia, sotto quel vestito da concept. Ma è un po’ “ansiogena” causa autonomia ridotta

Che non sia una vettura come tutte le altre lo si evince piuttosto facilmente, pare una concept realizzata appositamente per le riprese di un film di fantascienza. Che invece sia una BMW, quello è abbastanza chiaro non appena la guardi negli occhi, con quelle sue solite e inconfondibili narici bavaresi. Ma considerata la quantità di domande, dubbi e curiosità a cui abbiamo dovuto rispondere alle persone durante quel paio di settimane spese assieme alla i3, ci sembra doveroso introdurre questa prova su strada in maniera un po’ diversa dal solito: con una brevissima “FAQ” (le 6 domande poste più frequentemente), per capire meglio che cosa sta vendendo in questi giorni BMW nelle sue concessionarie.1) È totalmente elettrica? Sì, ma volendo c’è anche la versione Range Extender che per circa 4.600 euro in più ti fornisce nel baule il bicilindrico dello scooter BMW C650 che fa da generatore: così raddoppi l’autonomia.2) Ma con questa che è solo elettrica quanta strada faccio? Circa 120 chilometri. 3) E se poi rimango a secco? Devi per forza trovare una colonnina di ricarica e attaccare la spina, oppure chiamare il service BMW che arriva con una sorta di booster che in qualche decina di minuti ricarica quel tanto che basta per tornare a casa.4) Ma è lenta come un golf-kart? Va più forte di quanto si possa immaginare. Fa 0-100 in 7,2 secondi e al semaforo te la giochi con una 120d! E poi è trazione posteriore proprio come le altre BMW...5) Costa tanto? Parte da 36.500 euro ma full optional 50mila. Però ha la scocca in fibra di carbonio, componenti in alluminio e compositi, la costruiscono in una moderna fabbrica ecosostenibile a Lipsia con nuovi processi di produzione. 6) Perché dovrei comprarla? Se hai già in garage una macchina “normale” per andare in vacanza o fuori città nel weekend, con questa ci giri in centro tutta la settimana, vai dove vuoi ed è terribilmente più “cool” di tutte le altre elettriche in circolazione...Perché in effetti forse è questo il succo del discorso. BMW ci ha visto giusto nel voler azzardare una strategia elettrica puntando su un prodotto indiscutibilmente premium per prezzi, contenuti e il linea con il “peso” del marchio. La i3, di fatto, è l’ideale seconda macchina da città per tutti coloro che sono incuriositi da un’elettrica, o magari ne hanno reale necessità per questioni di accesso ai centri storici, ma finora non avevano trovato un prodotto altrettanto raffinato, senza nulla togliere alla efficiente Nissan Leaf che di euro alla fine dei conti non ne costa un’infinità di meno (da 24.790 a 36.909 euro). Certo la i3, come tutte le elettriche, è un prodotto prematuro nel senso che nell’uso quotidiano ci si scontra, qui in Italia, con la carenza delle infrastrutture e la velocità di ricarica. Ma se le elettriche prenderanno piede, BMW con la sua lungimiranza avrà già anni di esperienza e know how in materia...

Tutti i trucchi per non restare a piediLa i3 non &egrave; una vettura come tutte le altre, perci&ograve; &egrave; impensabile cercare di venderla come le altre. Ecco allora che BMW ha dovuto creare attorno alla sua elettrica un contorno di servizi che potessero sopperire all&rsquo;unico vero limite della i3: l&rsquo;autonomia. Si parte, ad esempio, con servizi ConnectedDrive dedicati: il navigatore vi avverte se con l&rsquo;autonomia residua non riuscirete a raggiungere la destinazione, perci&ograve; vi indicher&agrave; sulla mappa le colonnine di ricarica pi&ugrave; vicine.La mappa stessa del satellitare fornir&agrave; poi una precisa indicazione sul raggio d&rsquo;azione della vettura in tempo reale, una sorta di &ldquo;confine&rdquo; colorato sulla cartina oltre il quale &egrave; bene non avventurarsi. Una volta scesi dalla vettura &egrave; possibile continuare a gestire l&rsquo;auto, con il computer (sul web c&rsquo;&egrave; il portale dedicato) oppure attraverso lo smartphone: con l&rsquo;applicazione BMW i Remote, per Apple e Android, potrete conoscere l&rsquo;autonomia in tempo reale, la percentuale di ricarica in caso sia attaccata alla spina, impostare un orario di inizio/fine della ricarica, ma anche gestire alcune funzioni in remoto come il blocco/sblocco delle portiere, dei finestrini, accendere le luci o effettuare un colpo di clacson se l&rsquo;avete &ldquo;persa&rdquo; in un parcheggio. &Egrave; anche possibile localizzare la vettura su mappa e inviare alla vettura messaggi o destinazioni per la navigazione.Per quel che riguarda la ricarica, la i3 pu&ograve; essere collegata a una normale presa di corrente. Ma in questo caso occorre attendere almeno 8/10 ore per una carica completa e soprattutto bisogna ogni volta estrarre dal baule anteriore il cavo e collegarne un capo alla presa di corrente e l&rsquo;altro alla vettura. Molto pi&ugrave; pratico farsi installare la Wallbox: &egrave; una stazione di ricarica da parete che riduce i tempi di ricarica del 30% circa (quindi si scende a 6-8 ore) ed &egrave; sufficiente estrarre il cavo della Wallbox e collegarlo alla vettura. Tra l&rsquo;altro, grazie a una partnership fra BMW e SolarWatt, &egrave; anche possibile beneficiare di alcuni pacchetti speciali di ricarica attraverso gli eventuali pannelli fotovoltaici della propria abitazione. Ma uno dei servizi pi&ugrave; interessanti &egrave; senza dubbio l&rsquo;Add On Mobility. Preso atto che con soli 120-130 km di autonomia al mare o in montagna non ci andrete mai, BMW offre la possibilit&agrave; di noleggiare vetture tradizionali per gli spostamenti pi&ugrave; lunghi.Il funzionamento &egrave; tipo quello di una carta ricaricabile: si possono acquistare tre pacchetti (Bronze, Silver, Gold, rispettivamente 1.000, 1500 e 2.000 euro all&rsquo;anno) che comprendono un determinato ammontare di gettoni (110, 220, 330 rispettivamente i tre pacchetti) da spendere ogni volta che si ha la necessit&agrave; di noleggiare un&rsquo;auto, il cui costo in gettoni varia ovviamente a seconda della tipologia: Mini e Serie 1 sono le meno costose (9 e 11 gettoni al giorno), Serie 3 e X3 quelle di fascia media (14 gettoni), Serie 5 e X5 le alto di gamma (21 gettoni). Basta prenotare la vettura scelta con almeno 5 giorni d&rsquo;anticipo su un portale dedicato, recarsi presso la concessionaria BMW, partire tranquilli per la vacanza (km illimitati, copertura kasko) e trovare, al ritorno, la propria i3 lavata e ricaricata.

Cambio a satellite e due bei displayL&rsquo;originale comando a satellite per gestire il cambio, molto pratico da usare. A fianco, i due display molto ben leggibili: quello davanti agli occhi del guidatore da 6,7&rdquo; fornisce le indicazioni principali, dalla velocit&agrave; all&rsquo;autonomia; il monitor da 10,2 pollici a centro plancia &egrave; per i servizi infotainment, gestiti dal comando iDrive touch sul tunnel centrale.&Egrave; ecologica anche dentroLa plancia ha un design minimalista e l&rsquo;abitacolo &egrave; caratterizzato da materiali ecologici: pelle lavorata al naturale, pannelli porta in fibre di pianta kenaf, lana, legno. Al posto di materiali sintetici vengono usati riciclati o materie prime rinnovabili.Meglio davantiLa posizione di guida &egrave; ottima: &egrave; rialzata rispetto alla strada, ma a pochi centimetri dal pavimento; notevole l&rsquo;escursione in profondit&agrave; e altezza del volante e del sedile. La zona posteriore &egrave; adeguata per due adulti, e per facilitare le operazioni di discesa c&rsquo;&egrave; una maniglia sullo schienale dei sedili anteriori per reclinarli. Il baule ha una forma molto regolare per favorire il carico; non &egrave; molto sfruttabile in altezza, ma il volume &egrave; accettabile: da 260 a 1100 litri.

Se uno &egrave; appassionato di automobili, quelle &ldquo;vere&rdquo; con i pistoni che fanno rumore, di solito approccia a un&rsquo;elettrica in maniera un po&rsquo; fredda e distaccata. Le aspettative sono pari a quelle del provare a trarre piacere da una lavastoviglie, dunque non propriamente elevate.Ma con la i3, a onor del vero, sono bastate due curve e un paio di semafori per rivedere un po&rsquo; i propri parametri di piacere di guida elettrico. Certo, non scattano i peli dritti sulle braccia come quando mettevi in moto il 10 cilindri a V di una BMW M5. Ma accidenti, questa &egrave; una elettrica che in qualche modo riesce davvero a coinvolgerti nella guida. Per prima cosa noti subito lo sterzo: &egrave; estremamente pronto, sensibile e diretto, dal feeling del tutto simile a quello di una Mini. Ma al tempo stesso vanta un eccezionale diametro di volta (9,85 metri) per parcheggiare in una manovra soltanto o invertire la marcia senza fare retro.Ma l&rsquo;aspetto pi&ugrave; sorprendente della i3, quello che lascia a bocca aperta passeggeri e spettatori passanti, &egrave; lo scatto: gi&agrave; i numeri di per s&eacute; sono notevoli (170 cavalli, 7&rdquo;26 da 0 a 100 km/h) ma questa volta non fidatevi delle cifre e, credeteci, sono centosettanta cavalli e sette secondi amplificati all&rsquo;ennesima potenza, perch&eacute; la spinta elettrica &egrave; diversa da quella a cui siamo abituati. E vi diremo di pi&ugrave;. Non &egrave; tanto lo scatto da fermo a impressionare, quanto la progressione in movimento: se a 60 all&rsquo;ora pesti a fondo, la i3 ti spalma sul sedile e bastano poche centinaia di metri per ritrovarsi plafonati alla massima velocit&agrave;, quei circa 150 all&rsquo;ora effettivi limitati. Quando poi rilasci il gas, ecco un&rsquo;altra peculiarit&agrave; che comporta, quasi, il dover resettare le proprie esperienze di guida e ripartire con un nuovo stile: il motore elettrico, in rilascio, ricarica le batterie. E fin qui &egrave; la stessa cosa che avviene su un&rsquo;ibrida.Ma il fatto &egrave; che questo elettrico pu&ograve; ricaricare con una potenza che arriva fino a 50 kW, che &egrave; come se un motore 1.0 da 68 cavalli lavorasse in retromarcia per fermarvi... Dunque, negli stop and go del traffico, &egrave; quasi sempre sufficiente rilasciare il gas e basta, senza toccare il freno. E difatti, oltre ad accendersi gli stop anche se il pedale sinistro non viene toccato, BMW definisce questo stile di guida &ldquo;one pedal feeling&rdquo;, perch&eacute; alla fine ti ritrovi a guidare la i3 soltanto con l&rsquo;acceleratore. Tranquilli per&ograve;, perch&eacute; nel caso serva davvero attaccarsi ai freni questi lavorano a modo. Abbiamo infatti registrato 36,5 metri da 100 km/h, che &egrave; un ottimo valore specie se rapportato alla ridotta sezione dei particolarissimi pneumatici sviluppati appositamente da Bridgestone (anche in versione invernale) per ridurre la resistenza all&rsquo;avanzamento: quelli davanti sono larghi appena 155 (dietro sono da 175), ma il diametro della ruota &egrave; di 20 pollici! Una &ldquo;ruota alta&rdquo; da scooter, in sostanza, che per&ograve; non si riflette in maniera negativa sulla tenuta di strada o sulla maneggevolezza, che anzi sono di ottimo livello grazie a una azzeccata taratura delle sospensioni (lo scocca assorbono bene, &egrave; comoda) e a un&rsquo;elettronica di aiuto alla guida che &egrave; molto tempestiva (talvolta troppo, per&ograve;) nel bloccare in anticipo un eventuale sottosterzo (evidente, specie sul bagnato) o sovrasterzo (remoto, dietro &egrave; incollata).Ma veniamo alla nota dolente, l&rsquo;ansia da autonomia. Come detto, la i3 garantisce, a batteria completamente carica, non pi&ugrave; di 120-130 km di raggio d&rsquo;azione. Che sono pi&ugrave; che sufficienti per il tragitto medio casa-lavoro, ma non concedono alcun fuori programma tipo un pranzetto fuori porta. Anche perch&eacute; questi cento e passa chilometri sono da considerarsi tali in caso di guida &ldquo;normale&rdquo; (nel nostro ciclo medio di consumi abbiamo misurato 111 km), ma se ci si fa prendere dall&rsquo;accelerazione si fa presto a scendere drasticamente (54 km di autonomia al limite). Si pu&ograve; ovviare al problema utilizzando le due modalit&agrave; econome oltre a quella standard: Eco Pro ed Eco Pro+, con quest&rsquo;ultima che fa a meno del climatizzatore e limita la velocit&agrave; a 90 km/h; a parit&agrave; di stile di guida, fra la Comfort e la Eco Pro+ c&rsquo;&egrave; un guadagno di circa 10 km. Resta il fatto che andare in giro con il display digitale che ti segnala 15 km di autonomia, e magari casa tua o la colonnina ne distano 25, crea una certa angoscia dunque occorre fare bene i propri conti (donne sempre in riserva, siete avvisate...). Infine, riguardo ai costi e ai consumi, nel tabellone dei rilevamenti troverete tutti i dettagli su quanta energia si beve la i3. Diciamo che in linea di massima, se consideriamo un costo medio dell&rsquo;energia di 0,20 euro/kW, per un &ldquo;pieno&rdquo; di elettricit&agrave; si spendono circa 3,8 euro (con cui si percorrono 111 km in media), sulla base di un consumo medio da noi rilevato pari a 5,857 chilometri percorsi ogni kWh speso.

Uno dei vantaggi della BMW i3 &egrave; quello di essere una elettrica pura e non una &ldquo;conversion&rdquo;, cio&eacute; un&rsquo;auto tradizionale convertita ad elettrica. Questo ha consentito, partendo da zero, di progettarla nella maniera pi&ugrave; efficiente per accogliere tutti i componenti per la trazione elettrica. Non contenta, BMW l&rsquo;ha anche realizzata spingendo al massimo il suo concetto di lightweight design, cio&eacute; il contenimento dei pesi.La i3 &egrave; formata, in parole povere, da due moduli sovrapposti: uno si chiama Life, ed &egrave; l&rsquo;abitacolo realizzato in CFRP (plastica rinforzata con fibra di carbonio), l&rsquo;altro si chiama Drive ed &egrave; tutta la parte inferiore, in alluminio, che comprende il telaio di sostegno, le sospensioni e lo speciale alloggiamento del motore elettrico, che di fatto &egrave; un componente unico con l&rsquo;assale posteriore. Il risultato &egrave; un invidiabile peso a secco di 1195 kg e soprattutto una ripartizione paritetica fra i due assi, grazie alla sistemazione intelligente delle batterie che sono piatte e sotto il pavimento, per abbassare il baricentro.Il cuore propulsivo della i3 &egrave; il motore elettrico sincrono da 170 cv e 250 Nm di coppia, che &egrave; solidale all&rsquo;assale multilink posteriore tutto in alluminio. Realizzato interamente da BMW, questo motore &egrave; caratterizzato dalla asimmetria magnetica del rotore, fatto che crea una cosiddetta coppia di riluttanza che in sostanza significa notevoli valori di spinta anche a regimi molto elevati (11.400 giri quello massimo). Questo propulsore si segnala anche per una elevatissima potenza di recupero, pari a 50 kW quando lavora come inverter per ricaricare le batterie.Questa caratteristica comporta un uso limitato del freno tradizionale, perch&eacute; &egrave; sufficiente rilasciare il pedale dell&rsquo;acceleratore per fermarsi. Il motore viene alimentato da un pacco batterie anch&rsquo;esso realizzato in casa (tranne le celle che sono di Samsung): si tratta di una batteria agli ioni di litio composta da 8 moduli con 12 celle ciascuno, la cui tensione nominale &egrave; di 360 Volt. La capacit&agrave; &egrave; di 22 kWh e al netto ne vengono utilizzati al massimo 18,8 kWh. La temperatura d&rsquo;esercizio ottimale &egrave; di 20&deg; e questa viene assicurata da un circuito di raffreddamento che impiega il liquido del climatizzatore. La batteria &egrave; stata certificata da Dekra riguardo alla sua sicurezza in caso di incidente (soprattutto contro gli incendi) ed &egrave; garantita da BMW per 8 anni o 100.000 km. Infine, anche se la nostra i3 non ne era dotata, &egrave; bene parlare del Range Extender: costa 4.600 euro ed &egrave; il bicilindrico di 650 cc realizzato da Kymco per gli scooteroni BMW. Viene installato sotto il piano di carico, nel modulo Drive, e la sua funzione non &egrave; quella di trazione ma di generatore per ricaricare le batterie. Con un serbatoio di benzina di 9,5 litri, garantisce un&rsquo;autonomia che sale a 240-300 km.

BMW i3, l'elettrica che non ti aspetti, prova su strada

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